Masse di rifiuti, abbandonati ai bordi delle strade o nelle campagne della parte occidentale della provincia, accompagnano il nostro viaggio. Abbiamo già percorso più di 160 km e fotografato diversi siti in cui, per noncuranza o forse per tradizione, si accumulano da anni masse informi di rifiuti di ogni tipo.
Quattordici sono i siti che abbiamo raggiunto. In città abbiamo trovato discariche abusive nelle campagne alle spalle del Centro commerciale “Ibleo”, nella zona dell’ex Parco Agricolo (forse la più importante, dove abbiamo trovato frigoriferi, inerti, recipienti di cemento amianto, parti di carrozzeria di un’auto, copertoni e carburatori), ed alle spalle dello stadio comunale “Aldo Campo”, in contrada Selvaggio. Cumuli di spazzatura, soprattutto rifiuti solidi urbani, poi, sono sparsi in diversi punti della città, evidenziando, da un lato, l’inciviltà di diversi cittadini, dall’altro, la mancanza di controllo da parte degli enti preposti che si protrae da anni (il primo reportage che la nostra redazione ha realizzato sui rifiuti in città risale al 2011).
Fuori città, significativi i siti sia di contrada Cifali, dove poco tempo prima del nostro arrivo era persino scoppiato un incendio che aveva bruciato un breve tratto del costone che fiancheggia la carreggiata, in cui, oltre ai rifiuti solidi urbani erano presenti frigoriferi e coperture in eternit; sia di contrada Macconi, in cui, a bordo di strade dissestate e piene di sabbia, abbiamo trovato materiali di scarto della lavorazione in serra (le cosiddette dune di plastica), rifiuti solidi urbani e inerti; sia a Kamarina: un’infinita serie di sacchi di immondizia, frigoriferi e materiale di scarto della lavorazione in serra ci accompagnano lungo una stradina secondaria, a pochi metri dall’ingresso del parco archeologico.
La mappa dei siti delle discariche abusive (con tutte le foto che abbiamo scattato) è oggi consultabile qui.
Simone Lo Presti
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