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I nuovi collaboratori del Sindaco: rispondono anche al posto suo

La mattina dell’8 Novembre, alle ore 10, presso la sala giunta del Comune di Ragusa, si è tenuta la presentazione dei due nuovi collaboratori del Sindaco, Avv. Giuseppe Cassì, per la comunicazione e le politiche giovanili. Si tratta, rispettivamente, del dott. Fabio Manenti, già a fianco del Sindaco Federico Pizzarotti durante la sua ultima campagna elettorale e che ricoprirà il ruolo di portavoce, e del dott. Simone Digrandi, che si occuperà delle “attività dirette a favorire ed incoraggiare un dialogo strutturato tra i responsabili politici ed i giovani”, si legge nel comunicato redatto dall’ufficio stampa del Comune. “Entrambi i collaboratori – prosegue il comunicato – svolgeranno i rispettivi compiti loro assegnati dal sindaco sotto forma di volontariato”. Continua, dunque, la prassi, inaugurata già dalla scorsa amministrazione, di servirsi di collaboratori esterni, a titolo gratuito, per far fronte alle esigenze più varie: Piccitto aveva affidato così l’incarico per il centro storico di Ragusa Ibla; Cassì affida così sia le politiche giovanili che la comunicazione istituzionale. O meglio, avrebbe affidato così, dato che durante l’incontro, e dopo il duro comunicato di Assostampa, sia il sindaco che il dott. Fabio Manenti ci tengono a precisare che soltanto le prime settimane saranno di volontariato, “per testare il rapporto fiduciario” dicono, e che “ci sarà, in seguito, – precisa Cassì – un regolare rapporto economico”
Diverso il caso del dott. Simone Digrandi: “il mio (quello legato alle politiche giovanili, ndr) sarà un incarico un po’ saltuario, di tipo prettamente politico” dice. Eppure, durante la presentazione, enumera una serie di obiettivi e proposte che difficilmente si adattano ad un impegno saltuario, così come non si adatta ad un impegno saltuario l’attenzione alle politiche giovanili. Ciò è vero, a meno che l’amministrazione non ritenga superfluo occuparsi dei giovani di Ragusa, tanto da poter essere sufficiente un impegno saltuario.

Le domande

Dopo che sia il dott. Manenti sia il dott. Digrandi hanno spiegato i motivi che li hanno portati ad accettare questi nuovi incarichi, il capo ufficio stampa, dott. Giuseppe Blundo, chiede ai giornalisti, “sebbene non siamo in una conferenza stampa”, se ci sono delle domande. Diversi, tra i giornalisti presenti, avrebbero voluto porre dei quesiti al sindaco, ma Cassì, dopo aver promosso l’incontro con la stampa ed aver introdotto la presentazione, si era già alzato (per un’intervista video) e se n’era andato.
Chiediamo, allora, al dott. Simone Digrandi cosa ne pensa della scelta del sindaco, il quale dopo aver affidato a lui ed alla sua azienda la comunicazione della campagna elettorale, decide di affidare la comunicazione istituzionale al dott. Fabio Manenti.
“Nel momento in cui si passa ad una fase istituzionale – ci risponde – c’è l’esigenza di una figura come quella del portavoce, credo che il sindaco possa spiegare meglio le ragioni che l’hanno condotto a questa scelta: c’è un discorso di comunicazione istituzionale, c’è un discorso di essere sempre dietro al sindaco nei suoi spostamenti. Queste sono le ragioni per cui c’è bisogno di questa figura che, oltretutto, deve essere un giornalista. L’attività dell’azienda è invece legata più alla produzione di materiale fotografico e video, slogan, campagne: una cosa diversa, insomma”.
Ci restano ancora, però, sulla lingua gli interrogativi che avremmo voluto rivolgere al sindaco e che, data la sua assenza, affidiamo a questa pagina:

  • In questi pochi mesi ha già affidato molti incarichi a collaboratori esterni, a titolo gratuito (almeno finché non viene testato il rapporto fiduciario), come già fatto in precedenza con Ciccio Barone (spettacolo e turismo) e Luca Rivillito (servizi sociali). Alcuni di essi, poi, sono state figure determinanti per la sua campagna elettorale. Non pensa che possa essere politicamente sconveniente?
  • Alcuni collaboratori che ha nominato in questi pochi mesi sono titolari o figure apicali di aziende che operano nei settori di competenza o che possono accedere ai bandi di gara che il Comune deciderà di indire: quali sono gli strumenti che intende adottare per evitare il pericolo del conflitto di interessi?
  • Considerato quanto accaduto con il dott. Fabio Manenti, presentato, nel comunicato, come volontario e, durante l’incontro, come un esperto il cui rapporto economico sarà regolarizzato, potremmo sapere come intende muoversi con gli altri collaboratori nominati? Quali sono i criteri che adotterà per valutare chi è meritevole di un “regolare rapporto economico” e chi no?

Simone Lo Presti

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