Press "Enter" to skip to content

Promozione sociale e fascisti del terzo millennio

Apologia

Recita questo la Legge 20 giugno 1952n. 645, cosiddetta legge Scelba, in merito al reato di Apologia di fascismo. Eppure, dal dopoguerra, non sono di certo mancate le formazioni di destra o estrema destra, derivanti dal disciolto partito fascista. Prima tra le tante, l’M.S.I. divenuto poi Alleanza Nazionale; senza dimenticarci dei gruppi eversivi satellite che ruotavano attorno alla galassia dell’estrema destra soprattutto negli anni ’60 e ’70, passati alla storia come “anni di piombo”. Poi, finiti gli anni ’80, a dieci anni dal nuovo millennio, la fine della Prima Repubblica e con essa la (apparente) fine di tutte le ideologie per così dire più “radicali”: niente più fascisti, niente più comunisti, l’assoluto strapotere dei partiti “moderati” e democratici, più vicini al centro, di vedute sicuramente più europeiste e liberiste. E proprio l’alternanza in Italia, come nella maggior parte degli altri Paesi europei, di detti partiti, e il fallimento delle teorie e delle riforme da essi portati avanti è colpevole, ora negli “anni ’10”, del ritorno delle più scellerate teorie che hanno, di fatto, terrorizzato il mondo negli anni ’20- ’30 e ’40. Stiamo parlando del ritorno delle ideologie e, più concretamente, dei veri e propri schieramenti politici che si andrebbero a collocare nell’estrema destra del parlamento.

“fascisti del terzo millennio”, come amano definirsi, non sono una realtà diffusa solo sul suolo italiano, ma sono sparsi a macchia d’olio anche in tutti i Paesi europei, in particolare, quelli che all’interno dell’Eurozona sono stati maggiormente colpiti dalla crisi, a causa dei fallimentari governi alternatisi negli anni. Non sarà un caso dunque, che Italia e Grecia possono oggi vantare alcuni tra i più ben radicati gruppi di estrema destra in tutta Europa, che riescono a riscuotere sempre più le simpatie di una buona parte dei cittadini stanchi della politica, della crisi e di non arrivare a fine mese.

 

L’estremismo come risposta ad un problema sociale

Problema anzitutto sociale quello che alimenta il diffondersi di questi gruppi, unito, se vogliamo, ad un’assoluta inerzia negli ultimi 10-15 anni della sinistra, che non ha saputo cogliere il disagio in cui versavano le fasce più deboli della popolazione italiana, che è poi quella che guarda ai partiti neofascisti. Forse perché rappresentano la “novità” o perché (a parole, non ancora coi fatti) prendono una direzione diametralmente opposta ai partiti per ora in Parlamento. Il tema del disagio giovanile è forse uno dei più lavorati nei loro programmi, essendo, tra l’altro, per la maggior parte giovani e giovanissimi, tra i 14 e i 25-26 anni chi ingrassare le fila dei partiti stessi.

In Italia, le maggiori formazioni politiche di questo stampo sono Forza Nuova, guidata da Roberto Fiore, e Casapound, movimento di “promozione sociale” guidato da Gianluca Iannone. E proprio Casapound, e la sua cosiddetta promozione sociale, al centro in questi giorni delle pagine di cronaca nazionale: risalgono infatti a pochi giorni fa le ordinanze per dieci ragazzi facenti parte del panorama fascista partenopeo, tutti membri dell’ex sezione «Berta» del Msi in via Foria, a Napoli, sede, appunto di Casapound. Fra i dieci spunta anche il nome di Emmanuela Florino, la figlia dell’ex senatore An Michele Florino.

 

Indagini e arresti

Dalle intercettazioni sono venute fuori delle minacce rivolte ad una studentessa ebrea: «Quella studentessa ebrea mi “stizza”. Io a questa qua la devo vattere (picchiare) o la picchio o la stupro e le faccio uscire il sangue dal c…». Assieme a quest’ultima minaccia l’intenzione di dare alle fiamme un’oreficeria di proprietà di un ebreo.  

Le accuse — che hanno obbligato al carcere Enrico Tarantino, Giuseppe Savuto e la stessa Florino, i domiciliari per altri quattro, Aniello Fiengo, Giovanni Senatore, Giuseppe Guida e Massimo Marchionne e l’obbligo di dimora per Raffaele Palladino, Andrea Coppola e Alessandro Mennella — sono di banda armata, associazione sovversiva, detenzione e porto illegale di armi e di materiale esplosivo, lesioni a pubblico ufficiale e attentati incendiari. Il tutto è da ricollegarsi alle indagini in merito alle aggressioni perpetuate dagli stessi, nel 2011, a svantaggio di ragazzi, appartenenti al panorama politico della sinistra. Dalle intercettazioni e dalle prove raccolte, è anche risultato agli inquirenti come gli indagati facessero del vero e proprio indottrinamento antisemita e razzista ai giovani militanti del movimento, integrando tutto con la lettura del Mein Kampf di Hitler.

Tutto normale in una realtà, come la nostra, in cui l’uomo che più di tutti dal ’94 ad oggi ha tenuto le redini del governo afferma che: «Mussolini, ha fatto anche cose buone», subito prima di cadere in un mistico sonno, nel bel mezzo della cerimonia dedicata al ricordo delle vittime del nazismo.

 

Sebastiano Cugnata

One Comment

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *