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Carlo Alberto Dalla Chiesa: a Ragusa Luciano Mirone presenta il suo libro

Lo scrittore: Luciano Mirone

generale dalla chiesaLuciano Mirone è uno scrittore e giornalista italiano, attualmente una delle firme più note dei Siciliani Giovani attuali. Si è formato tra Trapani e Catania, negli stessi Siciliani di Pippo Fava. Il suo libro più celebre è forse “Gli Insabbiati“, nel quale analizza le quattro storie degli otto giornalisti uccisi per mafia- qualunque natura essa abbia assunto- in Sicilia: Mauro De Mauro, Giuseppe Fava, Mario Francese, Mauro Rostagno, Beppe Alfano, Cosimo Cristina, Peppino Impastato e Giovanni Spampinato.

Carlo Alberto Dalla Chiesa a 30 anni dalla morte

Al centro del nuovo libro di Mirone, “A Palermo per morire“, sta Carlo Alberto Dalla Chiesa, vittima di mafia, militare e poi prefetto di Palermo. In particolare, il libro mette in luce i misteri che si addensano attorno alla scomparsa di Dalla Chiesa, avvenuta 30 anni fa. Viene presentato come di seguito.

Un libro che fa luce su uno dei più clamorosi e misteriosi “buchi neri” della storia d’Italia: l’assassinio a Palermo del generale dei carabinieri Carlo Alberto dalla Chiesa, nominato dal governo prefetto del capoluogo siciliano per combattere la mafia. Vengono raccontati i suoi ultimi cento giorni in Sicilia, il contesto politico in cui maturò il delitto e le troppe ombre che ruotano intorno alla strage di via Isidoro Carini del 3 settembre 1982. Il processo sull’assassinio del generale, infatti, pur facendo riferimento a possibili «zone grigie», ha condannato soltanto il primo livello di Cosa nostra, l’ala militare, quella che ha commesso materialmente il crimine, senza addentrarsi su eventuali «mandanti esterni» che stanno dietro ai delitti eccellenti di quegli anni. Attraverso gli atti processuali e testimonianze inedite si delineano i probabili moventi sull’uccisione di Carlo Alberto dalla Chiesa che venne spedito a Palermo per contrastare la mafia senza avere i poteri necessari. Nel libro il giornalista e storico Luciano Mirone mette insieme i pezzi di un complesso mosaico che dal cuore della Sicilia porta nelle segrete stanze del potere italiano. Un unico «filo nero» che si dipana dagli anni Settanta alla stagione delle stragi di Capaci e di via D’Amelio, e che vede coinvolte costantemente le stesse entità: mafia, politica, alta finanza, servizi segreti deviati e massoneria. Nella ricostruzione molti elementi apparentemente distanti trovano una logica, che ha come punto di convergenza proprio la morte di Carlo Alberto dalla Chiesa. Dai rapporti intercorsi tra Giulio Andreotti e i politici siciliani collusi con Cosa nostra, alla scomparsa di Mino Pecorelli e la figura di Licio Gelli. Il testo si avvale delle interviste che l’autore ha realizzato con Nando dalla Chiesa, Francesco Accordino, Giuseppe Ayala, Gian Carlo Caselli, Alfredo Galasso, Riccardo Orioles, Umberto Santino e tante altre autorevoli personalità del mondo della politica, della magistratura, del giornalismo, le quali, oltre a ricordare la figura dell’ufficiale, tirano le fila sui motivi che portarono alla sua  eliminazione.

Intorno alla figura di Dalla Chiesa si è costruito motivo di interesse, per via della sua richiesta di iscrizione alla P2, cui, però, non si diede seguito. Lo stesso Nando Dalla Chiesa ha ipotizzato, in un’intervista del 21 maggio 2001 al corriere, che avesse avanzato la richiesta per evitare una paventata esclusione dell’élite militare. Una descrizione in merito all’atteggiamento del generale in proposito, l’avrebbe lasciata Pier Carpi nel suo “Il Venerabile”. Interrogato sul fatto, Caselli ha dichiarato nel settembre 2012 a Repubblica di Torino che “è un altro falso. Non fu né piduista né massone. Sono cose che furono tirate fuori quando cominciò a occuparsi di mafia. Oggi diremmo che si tratta di ‘macchina del fango’. Poi lo uccisero”.

L’incontro

L’incontro di presentazione del libro, che sensibilizza immancabilmente sui temi di mafia, avviene in un momento importante, dopo gli arresti di inizio ottobre. Si terrà alle 18, presso il City di Ragusa. Saranno presenti Angelo Di Natale e Generazione Zero ad animare la tavola rotonda su “I percorsi della mafia”.

 

Giulio Pitroso

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