DALLA SICILIA ALCUNE RILESSIONI SULLA PACE NEL MONDO, IN OCCASIONE DELL’ANNIVERSARIO DEL TRAGICO ATTACCO ALLE TORRI GEMELLE
Alla “fiacca” con la quale, negli States, si è dato luogo alle manifestazioni commemorative dell’11° anniversario della strage delle Twin Towers, fa eco la scarsa attenzione e la altrettanto scarsa partecipazione che la ricorrenza ha suscitato nel Mondo Occidentale ed, in particolare in Europa, in Italia ed in Sicilia.
Ognuno è libero di pensarla, al riguardo, come crede. Il trascorrere del tempo spesso lenisce il dolore e sbiadisce i ricordi. Alcune riflessioni sono, però, doverose.
La “fiacca” o forse la “distrazione” o la attenzione minima dell’apparato politico ed anche dei Mass-Media degli USA sono dovute, probabilmente, al momento elettorale ed ai calcoli machiavellici che, in queste circostanze, si solgono fare. Soprattutto da parte di un Presidente come Obama, che non è affatto sicuro di essere rieletto, nonostante alcuni meriti indiscutibili.
Mentre per i Paesi Occidentali ed, in particolare, per quelli che si affacciano sul Mediterraneo, diventa preoccupante il fatto che, a poco a poco, si voglia adottare la politica dell’autolesionismo, al punto tale da dare l’impressione di voler legittimare sia il terrorismo che lo stragismo (solo se anti-occidentale, ovviamente!…).
Si finge, pertanto, di ignorare che i Talebani sono i più forti, non solo nell’Afghanistan, ma anche nello Yemen ed in Somalia. In Iraq, poi, non si capisce cosa stia avvenendo, ma è certo che non vi è pace e che il terrorismo la fa da padrone. Che bellezza!!! Gli occidentali possono dormire sonni tranquilli!
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Non parliamo dell’Iran, anche perché non vorremo disturbare gli addetti ai lavori per realizzare tante bombe atomiche (…a fini pacifici, s’intende). Facciamo dormire tranquillamente anche i pacifisti!
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Non parliamo, infine, dei Paesi coinvolti nella “primavera araba”, molti dei quali rivieraschi del Mediterraneo e nostri dirimpettai.
Non sappiamo, infatti, in quest’ultimo caso, a che punto sia arrivata l’avanzata dell’integralismo islamico, quello più fanatico naturalmente, in Tunisia, in Libia, in Siria, in Egitto e via dicendo.
Non possiamo parlare neppure delle stragi dei Cristiani di gran moda in Nigeria ed altrove, perché è certamente “colpa dei Cristiani stessi”, se non sono diventati, a loro volta, islamici e se sono rimasti “infedeli”.
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Per concludere: non c’è affatto da stare tranquilli! Riteniamo, anzi, che occorrerebbe mobilitarsi, per la Pace. Come non mai. E dobbiamo anche fare sì che il ruolo della Sicilia nel Mediterraneo possa diventare di giorno in giorno più importante per promuovere la pace e la collaborazione fra i Popoli.
La Sicilia, tuttavia, dovrebbe uscire dalla condizione coloniale nella quale versa anche a causa della classe pseudo-dirigente e dei Partiti qui dominanti.
Non fidiamoci di quanti fanno finta di non vedere, di non sentire e di non capire.
A N T U D U !
Palermu, 12 Sittimmaru 2012
Il Segretario Politico Nazionale
(Giuseppe SCIANÒ)
Si ringrazia per la cortese attenzione.
Il Delegato alla Comunicazione ed alle P.R.
(Giovanni Basile)
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