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Un giro in botticella

Nel 2018 nuovo record storico di presenze di clienti negli esercizi ricettivi italiani. È quanto emerge dal nuovo studio pubblicato dall’ISTAT. Sono circa 428 milioni i turisti venuti a trascorrere le vacanze nel Bel Paese. Roma si conferma la principale destinazione con 29 milioni di accessi l’anno, seguita da Venezia e Milano entrambe con 12,1 milioni, molto meno della metà. 

Il maggior numero dei turisti europei che vengono in Italia è rappresentato dai tedeschi. Se ne vedono parecchi a Piazza della Rotonda davanti al Pantheon romano. Tutti intenti a scattare selfie davanti al colonnato alzando i loro smartphone al cielo. Davanti le botticelle, tipiche carrozze romane, alcuni bambini asiatici accarezzano i cavalli. Ogni corsa costa in media 80 euro mi confida Giorgio, un uomo sulla cinquantina e proprietario di Valentino, un cavallo marrone fermo in mezzo alla piazza in attesa di nuovi clienti. Negli ultimi anni il business dei giri turistici si è spostato dalle botticelle agli autobus a due piani di stampo inglese. Questi grandi mezzi sfilano sul lungo Tevere trasportando turisti russi, arabi e asiatici nei sedili all’aria aperta per 23 euro a persona, creando non pochi problemi alla circolazione. “Rispetto a venti anni fa – dichiara Giorgio –  gli incassi sono diminuiti. La crisi ha colpito anche il nostro settore, ma in maniera minore rispetto a quello del commercio”. Confida che il mese più difficile è quello di Febbraio, dove passa giornate intere al freddo in attesa di una corsa. Rara è la fortuna di trovare “una mosca bianca” che vuole farsi il giro anche sotto la pioggia, ma quando capita non si può rifiutare. Rispetto al 2017, la capitale rileva un +7,6% di presenze il che è un bene per chi vive di turismo come Giorgio.

In aggiunta al freddo, però, ci sono altri fattori che possono mettere in crisi una giornata di lavoro. Racconta che spesso deve affrontare animalisti inferociti, tutti italiani, che lo accusano di maltrattare il cavallo. In quel caso se ci sono i vigili la situazione viene risolta presto, ma è quando non ci sono che si rischia di passare i guai. È successo il 15 agosto, quando un gruppo di attivisti hanno iniziato ad inveire contro di lui. Ora ha una denuncia penale a suo carico. “Dicono che li ho picchiati, ma se so inventati tutto” mi confida. “Io i miei cavalli li ho chiamati Valentino e Sara, nomi da uomini perché li considero al loro pari livello. Mi viene un magone allo stomaco quando mi accusano di certe cose non vere” aggiunge. Secondo lui, gli animalisti sono manovrati dalla politica e ricorda che durante la campagna elettorale per il sindaco di Roma, la Raggi aveva nel programma l’eliminazione delle botticelle. Una misura che avrebbe lasciato senza lavoro decine di cocchieri che da anni fanno questo mestiere. La nostra conversazione viene spesso interrotta da Valentino che a volte non gradisce essere accarezzato da più mani contemporaneamente. “It bites!” dice Giorgio ad una coppia di turisti inglesi. “Tutti lo toccano senza manco chiedere se lo possono fare, non hanno rispetto per l’animale che a volte vuole essere lasciato in pace” mi afferma con aria un po’ infastidita dall’episodio. 

“Una tipica giornata di lavoro inizia alle 7 quando nella stalla si pulisce e spazzola l’animale”, dopodiché, molto tranquillamente, si arriva nei punti centrali della città. “Per fortuna Roma a differenza di altre città è immensa, ha un centro storico che è praticamente un’altra città. Ciò ci permette di variare le nostre corse in base alle specifiche esigenze dei clienti”. Di solito le botticelle si trovano a Piazza di Spagna, ma lui preferisce venire davanti al Pantheon dove la concorrenza è minore. Dopo un paio di corse e 8 ore di lavoro si ritorna alla stalla. La sua si trova a Testaccio, quartiere centrale e storico della movida romana che attrae migliaia di turisti. Mentre parliamo si avvicina una coppia cinese. Lui timidamente chiede il prezzo. Sembra essere convinto, perciò ci salutiamo e chissà magari ci rivedremo davanti al Colosseo, meta turistica più visitata della capitale e sesta nel mondo.

Youssef Hassan Holgado

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