E’ in libreria “Le ragioni del reddito di esistenza universale” di Giacomo Pisani

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Il reddito di esistenza universale, liberando l’individuo dal ricatto della povertà e riconoscendo la dignità della persona al di fuori dal mercato, costituisce uno strumento di emancipazione degli individui, ponendoli nella condizione di poter decidere e progettare la propria esistenza.

Nella battaglia per il reddito di esistenza Pisani individua dunque anche una sorta di grimaldello con il quale scardinare alcune categorie della moderna teoria sociale del diritto, per aprirla a una dialettica del riconoscimento che assuma il diritto come continuamente esposto ai rapporti sociali.
Ma in che modo e con quali strumenti la politica e la pratica del diritto pussono contrastare la logica economica e assumere i bisogni degli individui reali dando loro cittadinanza nella progettazione di una nuova società?
Giacomo Pisani (1989), laureato in Filosofia, dottorando di ricerca in Diritti e Istituzioni presso l’Università degli Studi di Torino, collabora con la cattedra di Sociologia del Diritto del prof. Luigi Pannarale, presso l’Università degli Studi di Bari. Giornalista pubblicista, è direttore della rivista “Generazione zero”. Collabora con numerose riviste, tra cui “Critica liberale”, “filosofia.it”, “Alfabeta2”. Tra le sue pubblicazioni, La scienza nell’età della tecnica, in M. Centrone, V. Copertino, R. de Gennaro, M. di Modugno e G. Pisani, La conoscenza in una società libera (Levante editori, 2011); Il gergo della postmodernità (Unicopli, 2012); “Tecnica ed esistenza nella postmodernità”, in A. Nizza e A. Mallamo (a cura di), Polisofia (Nuova cultura, 2012).