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Intervista a UltimoTv

Anche se dopo gli avvenimenti degli ultimi tempi, e le dichiarazioni non proprio lusinghiere a danno dei giovani italiani, fatte da chi, la figura dei giovani dovrebbe difenderla e tutelarla, soprattutto per il bene del suo paese (il ministro Fornero) c’è ancora chi, orgogliosamente testardo, riesce ad impegnarsi in ciò che lo appassiona realmente, il giornalismo e la libera informazione, e a farlo diventare un vero e proprio mestiere. Stiamo parlando di UltimoTv, un sito internet di video inchieste, partito a gennaio e dei suoi creatori, tutti ragazzi, stanchi come tutti gli altri ragazzi italiani della catastrofica situazione, sia sul piano nazionale che su quello estero che si presenta ai loro occhi. Per saperne di più, circa la loro attività, abbiamo intervistato Marina Cavaliere, giornalista del sito.

Chi siete e da quanto tempo operate?
Allora siamo quattro giornalisti e amici, ci conosciamo da poco più di due anni e a gennaio abbiamo deciso di dare vita a questo progetto, un sito di video inchieste. Ci occupiamo di tutto noi, dalle riprese al montaggio e alla gestione del sito.

Descrivetevi, perché “UltimoTv”?
Abbiamo deciso per UltimoTv perché per noi fare giornalismo significa anche raccontare le storie degli “ultimi”, cioè di coloro che difficilmente riescono ad avere una cassa di risonanza. Passiamo molto tempo alla ricerca di vicende che possono fare al caso nostro, anzi, chi vuole segnalarci storie o vicissitudini proprie, può contattarci.

Di che tipo di giornalismo vi occupate prevalentemente?
Il nostro è prevalentemente un giornalismo di inchiesta, anche se diamo comunque spazio all’attualità.

Come vedete il vostro tipo di attività rispetto a quella di un quotidiano di carattere nazionale?
Dal punto di vista dell’impegno il nostro lavoro non è molto diverso da quello di un quotidiano nazionale. Siamo impegnati tutto il giorno tra video e gestione del sito e, a volte, anche la notte. Per quanto riguarda i contenuti, come già ho detto prima, abbiamo deciso di concentrarci prevalentemente sulle video inchieste.

Come si fa a far nascere un sito di carattere giornalistico, in un’era come la nostra dominata dall’apatia nei confronti della politica e dell’informazione?
Si fa con tanto coraggio e tanto lavoro. Alla fine è una scommessa per noi, sperando che prima o poi la nostra passione e il nostro impegno vengano premiati. D’altronde, il mercato del lavoro non ci offriva di meglio.
Perché guardare noi? Perché curiamo approfonditamente i contenuti andando di persona a verificarli, ponendo l’accento sia sulla qualità dei video (in genere abbastanza scadente su internet), sia sulla tempestività.

 

Sebastiano Cugnata

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