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La linea d’ombra – La risposta del comune di Falcone per la querela ad Antonio Mazzeo

LA LINEAD’OMBRA

 

La linea di demarcazione fra diritto di cronaca e lesione alla persona umana sembra sempre più un velo sottile. Non è, indubbiamente, facile, capire qual è il confine fra un’inchiesta portata ben a termine ed una calunni

La querela al giornalista Antonio Mazzeo da parte del comune di Falcone in merito all’articolo “Falcone colonia di mafia fra Tindari e Barcellona P.G” è oramai cosa nota. Il classico esempio di uno scontro feroce fra i principi di libertà d’informazione e tutela dell’individuo o, in questo caso, di bene comune quale può essere la cittadina in questione. Il sindaco Santi Cirella, ha dato un comunicato ufficiale come lettera aperta al giornalista citato in giudizio. Ha aggiustato il tiro? Sì e no.

 

ARRINGHE

 

Il comune ed il sindaco a suo capo hanno il diritto ad esporre la propria arringa difensiva. Fra i molti punti della fluviale missiva è stata esposta un’esortazione alla veridicità delle fonti ed alla sua attendibilità. Che va più che bene, intesi. Ma sbattere in prima pagina nomi e cognomi, fonti e sorgenti di notizie, va contro lo spirito del giornalismo stesso. Esiste il diritto garantito dalla legge, in taluni casi, di proteggere la sorgente delle proprie notizie. Negli altri casi questo diritto dovrebbe essere moralmente ed eticamente garantito.

 

GIORNALISMO OGGI

 

Forse rimane questo l’unico modo per garantire una libertà d’informazione che renda quest’ultima pulita e trasparente. Il dilemma amletico al momento rimane sempre questo: Informare o non Informare? Allo stato attuale possiamo affermare che l’incognita che demarca le linee fra l’informazione e la tutela del cittadino o del bene comune, senza mezzi termini, rimane del tutto irrisolta.

 

 

 

Simone Bellitto

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