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FOGNOLO DI VIALE DEL FANTE La segreteria cittadina del Pd replica a Dipasquale: “Il sindaco non fa più gli interessi di Ragusa; l’unico suo obiettivo sono le elezioni”

“Il sindaco Dipasquale dichiara di aver fatto molto per il fognolo di viale del Fante. A noi sembrano solo chiacchiere. Ma del resto sono i fatti a parlare”. Così la segreteria del Pd di Ragusa risponde al primo cittadino dopo le dichiarazioni rilasciate da quest’ultimo. “Il sindaco continua – prosegue nel documento la segreteria – dichiarando che a Palermo ci andrà da solo. Ma non abbiamo capito se come candidato alle Regionali o per cercare di aiutare Ragusa. Il segretario Calabrese da sempre  fa opposizione ad un sindaco di centrodestra che non lavora per la sua città ma, come dimostrano gli episodi più recenti, opera solo per le sue egoistiche ambizioni politiche. Dall’ultima campagna elettorale ad oggi, la sua attività politica è stata solo incentrata su bramosie di potere, conquiste di poltrone e cambi di casacca per tornare vergini e lindi in vista delle prossime elezioni. Un’analisi della situazione? Niente di più facile. Nonostante ci sia ancora chi faccia finta di niente. Ma il sindaco è andato a fare quattro passi, solo quattro, in giro? Ragusa è una città distrutta. Il centro storico è sventrato e svuotato, le periferie piene di cemento che non sarà utilizzato da nessuno. Cantieri ovunque, opere iniziate che non produrranno mai i loro frutti perché incomplete. E poi ci sono altri edifici e strutture in fase di realizzazione ma che pian piano contribuiranno a far sì che Ragusa si trasformi in una città impossibile da vivere. C’è da vergognarsi. Così come occorre vergognarsi per il fatto che il Comune di Ragusa, virtuoso e pieno di soldi, sia stato trasformato in un Comune costretto ad elemosinare un milione di euro alla Regione attraverso la Protezione civile non potendo accendere alcun mutuo perché indebitato fino al collo. Con il suo indisponente modo di fare, Dipasquale ha rischiato di farci perdere i fondi della legge speciale 61/81 perché da solo è andato a Palermo ponendosi come padrone assoluto del mondo, soprattutto di una città che, adesso più che mai, non rappresenta sino in fondo. Il Pd è stufo della sua arroganza, del suo egoismo. Non siamo per nulla soddisfatti della città che ci consegnerà ad ottobre perché non è stato per niente un sindaco attento ai bisogni della popolazione. Sì, è vero, ha reso Ragusa più grande. Ma in fatto di distruzione, sporcizia e pressapochismo generale. Una città favorevole alle fabbriche nucleari, agli impianti Muos in quanto il nostro sindaco non riesce ad esprimere alcuna sensibilità e interesse per il prossimo, a vantaggio del bene comune. L’unico interesse ha a che vedere con la sua espansione personale dal punto di vista politico. Ecco perché gli chiediamo di liberare la città, visto che ormai non ha più alcun interesse nei confronti della stessa e quel poco che fa lo compie per dovere di firma. Chieda alla città, piuttosto, chi ha fatto brutta figura, l’ennesima, sul fognolo di viale del Fante. Noi non ci siamo mai fermati nell’occuparci di Ragusa ogni giorno. Anzi, cerchiamo di lavorare e di produrre atti concreti per il bene della città. Noi non abbiamo un obiettivo nel senso che non pensiamo alle prossime elezioni. A noi interessa solo una Ragusa degna di chiamarsi capoluogo di provincia, bene patrimonio dell’Unesco, città d’arte, cultura e natura. Un berlusconiano, come Dipasquale, che cerca la verginità politica tessendo intese con Musumeci o con Salvo Andò non è più credibile. E per questo sarà punito dai ragusani attraverso il voto popolare”.

 

La segreteria cittadina del PD

19 giugno 2012

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