Come l’hanno vista i grandi, come la vedono gli Italiani. Che cosa si è detto e si dice sulla Liberazione e sulle resistenze in generale.
“La Resistenza e il Movimento Studentesco sono le due uniche esperienze democratico-rivoluzionarie del popolo italiano. Intorno c’è silenzio e deserto: il qualunquismo, la degenerazione statalistica, le orrende tradizioni sabaude, borboniche, papaline.”
(Pier Paolo Pasolini – Intellettuale)
“Bisogna sempre ricordare il sacrificio di chi oltre 60 anni fa ha donato la vita affinché oggi si possa vivere in uno stato libero e democratico”. (Salvatore R. – Operaio)
“Oggi la nuova resistenza in che cosa consiste. Ecco l’appello ai giovani: di difendere queste posizioni che noi abbiamo conquistato; di difendere la Repubblica e la democrazia. E cioè, oggi ci vuole due qualità a mio avviso cari amici: l’onestà e il coraggio. L’onestà… l’onestà… l’onestà. […] E quindi l’appello che io faccio ai giovani è questo: di cercare di essere onesti, prima di tutto: la politica deve essere fatta con le mani pulite. Se c’è qualche scandalo. Se c’è qualcuno che da’ scandalo; se c’è qualche uomo politico che approfitta della politica per fare i suoi sporchi interessi, deve essere denunciato!”
(Sandro Pertini – Presidente della Repubblica)
Il 25 aprile è la Festa della Liberazione d’Italia, un italiano veramente libero è colui che vive, lavora, ama la propria terra. Lo stato deve proteggere questa sua sacrosanta libertà di cittadino. Mi chiedo: siamo sicuri che sia realmente così?
(Francesco P. – Studente\Lavoratore)
Gli anni e i decenni passeranno: i giorni duri e sublimi che noi viviamo oggi appariranno lontani, ma generazioni intere si educheranno all’amore per il loro paese, all’amore per la libertà, allo spirito di devozione illimitata per la causa della redenzione umana sull’esempio dei mirabili garibaldini che scrivono oggi, col loro sangue rosso, le più belle pagine della storia italiana.
(Giovanni Pesce – Partigiano)
La resistenza rappresenta un punto d’inizio per una nuova lotta contro i nuovi nemici della cittadinanza, fascisti o mafiosi che siano. (Giulio P. – Giornalista precario)
Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero perché lì è nata la nostra costituzione.
(Piero Calamandrei – Giurista, scrittore)
Gli italiani dovrebbero sempre tenere presente questa giornata come un monito, un insegnamento per continuare ad impegnarsi nella vita di tutti i giorni; resistere non solo contro il nazi-fascismo, ma contro la crisi economica, le ingiustizie, le disuguaglianze e l’oppressione delle libertà.
(Massimiliano Q. – Imprenditore)
Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.
( Antonio Gramsci – Politico, filosofo)
Il 25 Aprile è ogni anno uno sguardo rivolto al passato, con la mente proiettata al futuro, per non dimenticare mai cosa significhi lottare per la libertà.
(Alessandra F. – Studentessa)
C’è una campagna di denigrazione della Resistenza: diretta dall’alto, coltivata dal cortigiano.
(Giorgio Bocca – Giornalista)
Ricordare il sacrificio di uomini e donne che credevano realmente in qualcosa, ricordarne le gesta e soprattutto lo spirito di sacrificio, senza il quale saremmo un paese vuoto.
(Rosa T. – Impiegata)
[…] di Sebastiano Cugnata “Non si insulta un partigiano” di Simone Bellitto “25 aprile: gli Italiani lo vedono così” di Simone Rinaldi “La nostra Resistenza” di Giulio […]