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Il Triskelia a Ragusa

In occasione della quarta edizione del festival a tema celtico-medievale, Triskelia, abbiamo intervistato il gruppo ragusano Tir-na-nog, promotore e organizzatore del suddetto festival. Abbiamo approfittato di questa occasione per chiedere ai Tir-na-nog cosa pensano riguardo all’ambiente culturale in cui è immersa la provincia di Ragusa.

Cos’è il Triskelia?
Triskelia è un festival che propone la cultura e la musica celtica in Sicilia, dove è poco conosciuta. Il termine Triskelia è stato coniato cercando un punto d’incontro tra la cultura celtica e quella siciliana, da qui la scelta di fondere assieme i termini triskell, uno dei simboli più importanti della tradizione celtica che significa tre gambe, e trinacria che riprende il motivo delle tre gambe. I due termini sono uniti dalla stessa origine indoeuropea. La Sicilia come culla di molte culture e sottoposta a molte dominazioni ci sembrava il luogo adatto per far conoscere una cultura che comunque ci è già arrivata tramite leggende e fiabe, come quella di re Artù.

Il Triskelia è alla sua quarta edizione, come e quando è nata questa iniziativa?
Il festival Triskelia è nato ormai quattro anni fa da un gruppo di ragazzi appassionati di celtismo. La voglia di condividere la propria passione e comunicarla con un festival è stato l’inizio di un percorso che ci ha impegnati molto e che ci ha fatto crescere con il festival stesso.

Si tratta di un evento culturale molto particolare, potremo dire sui generis. Finora come hanno risposto i ragusani a questo tipo di manifestazione?
Il feedback ricevuto nel corso di questi anni è stato molto positivo. La prima edizione, quella del 2010, era stata pensata per 300 persone circa e alla fine ne arrivarono il triplo, quindi senza dubbio è un evento che ha incuriosito e incuriosisce molti, sia in provincia che in altre zone della Sicilia. Se quest’anno siamo arrivati a poter mettere in piedi un festival così ingrandito e rinnovato, con artisti di calibro nazionale ed europeo, un grazie va a chi ci ha sempre seguito ed incoraggiato.

Cosa pensate dell’attivismo culturale nella provincia di Ragusa?
Rispetto al recente passato sicuramente c’è stato un risveglio culturale in provincia, anche se la nostra realtà non è paragonabile a quelle di città più grandi e “vive”. Tutt’oggi la difficoltà nell’organizzare qualcosa fuori dai circuiti gestiti da promoter e agenzie, sta nel rischio che la fatica fatta risulti vana o perlomeno non completamente ripagata. Viviamo in una provincia in parte ancora culturalmente acerba e, di conseguenza, non è facile promuovere iniziative che sebbene siano interessanti e originali, sono estranee alle tendenze mainstream. Tuttavia, ultimamente non sono mancati eventi culturali dal basso, basti pensare ad una manifestazione come Spiazza la Piazza o all’attività svolta dalla cooperativa il Girasole o dall’Arci, solo per fare degli esempi. Un notevole passo avanti rispetto a qualche anno fa.
Sicuramente il tessuto universitario sta giocando e giocherà un ruolo importante nella crescita dell’attivismo culturale a Ragusa.

Il festival inizierà giorno 27 aprile, cosa vi aspettate da questa edizione?
I preparativi stanno giungendo al termine quindi incrociamo le dita! Abbiamo fatto grandi sforzi per portare artisti di un certo calibro. Beltaine (Polonia), Slainte (Spagna) e le ballerine della Dominic Graham School of Irish Dance (Irlanda del Nord), dopo aver calcato i palchi di molti festival europei, si esibiranno per la prima volta in Sicilia e questa è per noi una grandissima soddisfazione. Sono esibizioni che non si vedono tutti i giorni e sono assolutamente da non perdere. Non dimentichiamo poi che Sabato 28 aprile tornano a farci visita i Modena City Ramblers che, con i loro brani,  hanno contribuito a farci innamorare dell’Irlanda e a fare conoscere al grande pubblico italiano la musica celtica.

Tir-na-nog

Ringraziamo i Tir-na-nog per la loro disponibilità e facciamo loro un grande augurio per la buona riuscita del Triskelia.

Il Triskelia si terrà presso Valle Ventura, Scicli (Rg) dal 27 aprile al 1 maggio.

Di Attilio Occhipinti

 

 

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