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Facebook o Twitter e poi quali alternative?

Twitter e Facebook sono due facce della stessa medaglia eppure tra loro esiste una differenza incolmabile sia nell’uso che nei contenuti. La loro ascesa è ormai all’apice, come dicono alcuni, o imporranno la loro visione del Web ancora per molti anni?

La prima questione da porsi è chi sia ad usare Facebook e chi Twitter. Per entrambi i siti, l’utenza è molto vasta, nonostante in Italia, per esempio, Twitter sia ancora relativamente sconosciuto ai “non addetti ai lavori”, mentre facebook gode di fama trasversale. Ciò, come si è detto, dipende molto dall’uso, che bisogna ricordare essere pesantemente determinato dal dispositivo in questione. C’è chi usa Facebook per pubblicizzare la propriatwitter-logo azienda o vendere i propri prodotti (utilità che stanno prendendo piede anche in Italia) e chi lo usa solo per mantenersi in contatto con amici e parenti conosciuti nella vita reale. Nel mezzo tra questi estremi, c’è praticamente chiunque. La vastità delle applicazioni di Facebook ha poi contribuito nel tempo(insieme ad una semplicità nell’utilizzo) alla diffusione capillare del mezzo. Twitter è meno versatile, nonostante i tentativi che in questi mesi gli sviluppatori stanno portando per “facebookizzare” Twitter attraverso la condivisione di foto, ma rimarrà pur sempre un valido mezzo per pubblicizzare articoli, condividere notizie e, soprattutto, rimanere aggiornati su quanto avviene nel mondo e nel  resto del Web.

Illustri studiosi, quale il giornalista e scrittore di fantascienza Bruce Sterling, affermano che i due social network sono ormai all’apice del successo e hanno ormai quasi esaurito il proprio sviluppo, colpevole soprattutto la contraddizione tra la loro natura originaria e l’utilizzo che poi ne è stato fatto. A questo proposito, occorre ricordare che il nome stesso “Facebook” allude all’albo, o annuario universitario, e la prima concettualizzazione del sito è avvenuta attorno all’idea di una comunità universitaria, nulla di più.

Ora, che i socialnetwork siano in declino pare sinceramente un’affermazione azzardata, soprattutto considerati i grandi tentativi di giganti come Google di copiare l’idea centripeta (il bottone “mi piace”) che sta alla base di facebook e l’immediatezza del micro-blogging di Twitter.

Insieme all’immediatezza e alla facilità di utilizzo, si diceva prima, altro fattore che ha contribuito alla diffusione dei social network è appunto la loro natura aggregate (non solo sociale in senso stretto) di tutto ciò che accade nel web. Non a caso lo stesso concetto di web è stato rivoluzionato da questo nuovo elemento (vedere Web 2.0), trasformandosi da una semplice “autostrada dell’informazione” dove recuperare dati e informazioni (e magari l’ultimo singolo dei Coldplay) a “piazza della condivisione”, dove costruire una rete di conoscenze, sviluppare e condividere interessi virtuali ma non per questo meno reali.

Quale sarà dunque il futuro del Web? Gli elementi social ingloberanno tutto il resto o emergerà un’alternativa non ancora esplorata?

 

Alcuni siti che si stanno rapidamente affermando con elementi alternativi ai due giganti :

http://it.linkedin.com/
https://it.foursquare.com/
https://www.tumblr.com/

3 Comments

  1. Hiroshige Hiroshige 16/09/2011

    Io ricorderei anche che tra breve sarà accessibile a tutti il nuovo social network Google+ (beta ancora per poco), probabilmente sarà l’alternativa più valida. Minaccerà la leadership dei 2 colossi, twitter e soprattutto facebook ? Ci sono le premesse per un bello scontro.

  2. joesenzanome joesenzanome Post author | 16/09/2011

    Ben detto, mi riferivo esattamente a questo quando dicevo che facebook è centripeto. In pratica Google ha capito che la questione centrale del successo di Facebook è il bottone “mi piace” e ha deciso di provare a copiarlo costruendoci un socialnetwork (che si chiama appunto google plus), grazie al quale è possibile segnalare anche ai motori di ricerca quali siti e quali pagine ci piacciono. Per capirci, già da ora, tutte le volte che viene effettuata una ricerca su Google, al classico indice con nome del sito, descrizione ed estratto delle pagine più importanti, si aggiunge un piccolo “pulsantino”( il più uno in questione). Il fatto che non occorra andare su facebook per condividere il nostro apprezzamento su un sito, è un fattore enormemente positivo, perché secondo molti esperti di internet, la presenza di facebook, sul lungo periodo, danneggia enormemente la democrazia sul web, accentrando l’attenzione su un solo grande sito (anche economicamente) e togliendola a tutti gli altri.

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