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Enna: tenere conto del vento nuovo!

DI Gloria La Greca

 

La lettera aperta dei giovani di Rifondazione e Sel al Sindaco Garofalo apre il dibattito e ottiene il sostegno dell’opposizione.

 

 

“[….] Da parte nostra la disponibilità ad aprire un ragionamento proficuo passa per la valorizzazione di quella imponente soggettività politica che è emersa il 12 e 13 giugno. Su questo terreno ti sfidiamo: svincola la nomina dell’Assessore alla cultura dai patteggiamenti tra i partiti o, peggio, tra le fazioni di uno solo, e affida quell’incarico fondamentale per la rinascita culturale della nostra città ad un giovane o ad una giovane parte viva di quella soggettività e, dunque, capace di rappresentarla, mettendone a valore le potenzialità che è stata ed è in grado di esprimere”.

Questa la sfida lanciata dai giovani di Rifondazione e Sel al Sindaco di Enna, al centro di un dibattito che, col susseguirsi dei giorni diviene sempre più ampio, inglobando anche diverse fette dall’opposizione.

Un vero botta e risposta sulle principali testate giornalistiche regionali, che vede il sindaco replicare definendo “distratti” i due giovani firmatari della lettera, “poiché non si sono accorti che già da un anno la delega è stata affidata a una giovane donna capacissima, Emanuela Guarasci, che ha fatto bene, con alte punte di eccellenza”.

Immediata la replica dei due portavoce di Rifondazione e Sel, “Se il Sindaco di Enna avesse letto la lettera aperta che gli abbiamo indirizzato, e non si fosse fermato ai titoli degli organi d’informazione, come invece sembra si sia limitato a fare, si sarebbe risparmiato la gaffe di cimentarsi in una excusatio non petita nei confronti dell’Assessore alla cultura ed alle politiche giovanili in carica. In questo modo, infatti, si è dimostrato “distratto” due volte: in primo luogo poiché ha ammesso di non essere a conoscenza del fatto che da mesi v’è un dibattito dentro e tra le fazioni e consorterie politiche che lo circondano su un prossimo rimpasto di Giunta che dovrebbe coinvolgere anche, ma non solo, l’assessore Guarasci, la quale andrebbe dunque difesa più da tale dibattito che dalle nostre considerazioni che sicuramente avevano altri propositi “ e continuano “noi abbiamo suggerito di dare rappresentanza, nelle riformulazione della Giunta, a quel popolo dei referendum che il Sindaco stesso, con prese di posizione pubbliche, e addirittura con manifesti, aveva sostenuto. Di dare sostanza e slancio, non a correnti e spifferi che lo circondano, ma ad un’aria nuova che è emersa in quella partecipazione” e consigliano di “introdurre un nuovo modo di gestire la cosa pubblica e, nello specifico, le politiche giovanili, anche attraverso pratiche di costruzione effettiva della partecipazione giovanile, come quella del “bilancio partecipato”, introdotto per la prima ed unica volta in provincia di Enna da Ethel Consiglio, già assessore della Giunta Galvagno e attualmente dirigente regionale del partito del Sindaco.”

Infine i due giovani concludono affermando che “la risposta di Paolo Garofalo è sicuramente chiara su un punto: l’ostentata certezza che tutto vada bene. Se così è, Paolo Garofalo ci ha convinti e siamo certi che tutto nella sua Giunta rimarrà così com’è. Per quale scellerata ragione, d’altronde, un sindaco dovrebbe ritirare la delega ad un Assessore che, a suo parere, non solo “ha fatto bene”, ma addirittura nel suo operato ha raggiunto “punte di alta eccellenza”?  ”.

Botta e risposta culminato nelle recenti dichiarazioni del consigliere Maurizio Bruno, del Gruppo Misto, che sul giornale di Sicilia rilancia al Sindaco la proposta :“che accetti la sfida e utilizzi questi giovani che vogliono dare alla città”, dichiara, proprio mentre, in occasione del compimento di un anno della Giunta Garofalo, maggioranza e opposizione tirano le somme evidenziando i pro e i contro dell’operato dell’intero anno.

 

Gloria La Greca

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