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Wc comunali, centro di arte vandalica?

“[Vespasiano] Al figlio Tito che lo criticava per aver imposto una tassa anche sulle urine, il padre, mettendogli sotto il naso il denaro della prima riscossione: “Puzza?” gli domandò. E alla risposta negativa, aggiunse: “Eppure è dalla latrina che viene”.

Gaio Svetonio Tranquillo

Continuano le nostre inchieste sulla reale situazione della città di Avola. Oggi vorremmo soffermarci su un problema che i cittadini sconoscono o  forse conoscono facendo finta di storcere il naso per non sentire la puzza Svetoniana che li sta sommergendo. Immaginate una scena diffusissima ad Avola in periodo estivo e “turistico”. Un turista arriva al centro storico e già a stento trova l’ufficio turismo. Domanda in giro e prende informazioni (diciamo così perché di solito prende solo volantini pubblicitari all’ufficio turismo) e gli scappa di andare al bagno. Si informa se c’è un bagno più vicino. Il dipendente comunale di turno gli indica la strada. Il turista costeggiando il Municipio (Via Mazzini- C. so Garibaldi) e scendendo dal Corso Garibaldi verso la bellissima piazza Teatro appena rimessa a nuovo, vede l’ingresso del Teatro Garibaldi appena restaurato ma non può soffermarsi perché lo stimolo è troppo forte… Si dirige verso l’insegna che nota a distanza e avvicinandosi passo dopo passo all’ingresso dei BAGNI COMUNALI vede questo spettacolo:

Subito spera che si stia sbagliando! Prega che sia in preda alle allucinazioni per lo stimolo fisiologico o per il gran caldo tipicamente siciliano. Poi l’esigenza decide per lui…

Il nostro turista pensa che le indicazioni forse erano sbagliate oppure che aveva capito male o che non aveva proprio capito nulla. Ma decide cristianamente di camminare sulle acque e di cercare una toilette libera.

Subito alza lo sguardo ammirando una forma d’arte “vandalica” avolese.

Decide comunque di entrare. Ed ecco che si presenta dinanzi ai propri occhi un’ulteriore sorpresa.

Dimenticavamo che il nostro turista purtroppo ha anche la sfortuna di essere disabile.  Ma con speranza e con l’ottimismo cerca ancora una toilette e con poca fortuna.

Prova a ritornare nella toilette per disabili e vede altra distruzione…

Decide di andare lo stesso in bagno tappandosi il naso per la puzza…

Adesso è contento a metà. Gira le spalle e vede dove è andato in bagno…

Il nostro turista schifato si appresta all’uscio e non si capacita di ciò che ha visto e subìto.

Piaciuta la storiella? Bene.

Noi del Collettivo Sigona Scibilia chiediamo alle autorità competenti e di conseguenza a tutta la cittadinanza e una maggiore pulizia dei bagni e un maggior rispetto degli stessi. Siamo dell’idea che l’autorità debba educare alla civiltà e all’utilizzo del bene pubblico come fosse bene proprio (cosa che non ci risulta). Siamo davvero fortunati ad avere un posto dove pubblicamente possiamo andare tutti in bagno senza pagare nessun biglietto (vedi i bagni privati nelle grandi città d’Italia e del mondo).

Chiediamo infine delle telecamere nell’ingresso per preservare da altre forme di arte vandalica.

Cittadini, guardatevi attorno!

Con affetto,

Collettivo Sigona Scibilia

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