I politici locali, da queste parti, amano usare l’espressione “volano”. Hanno detto spesso che un elemento può essere un volano per il turismo. Perché con il turismo ci si mangia, questo lo sanno bene pure i cittadini. I loro sogni sono stati catalizzati dalle illustri presenze che hanno calcato le coste iblee. L’orgoglio paesano si è gonfiato, si è sentito spinto dal fatto che sugli Iblei si ci ambientassero delle fiction, prima fra tutte quella di Montalbano. A Donnalucata, frazione di Scicli, per esempio, hanno voluto mettere una podio con leggio, sul quale sta ben impressa la faccia del Commissario, insieme a una breve spiegazione sulle origini del borgo marinaro: si trova a due passi dal porticciolo. Donnalucata, un volano del turismo.
L’altra faccia della medaglia è l’inquinamento, che non è proprio un incentivo allo sviluppo del territorio. Si è manifestato sotto forma di misteriosa chiazza, a largo della costa. Nel novembre del 2008; nell’agosto 2009, ne venne avvistata una tra Marina e Donnalucata; nel 2010, c’era una chiazza nella non lontanissima Marina di Modica; nel 2011 una misteriosa schiuma era apparsa nella sciclitana contrada Arizza. Nel 2012, c’è il mare inquinato a Cava d’Aliga, c’è una chiazza di schiuma a Sampieri. Colpa del fiume Modica? Colpa dello scarico a mare del depuratore locale? Colpa delle piattaforme petrolifere che stazionano a largo della costa ragusana?