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Il CUdA di Catania pubblica una lettera aperta agli studenti

A pochi giorni dallo scandalo UniCt che ha suscitato un grande scalpore nazionale il CUdA (Coordinamento Unico dell’Ateneo) pubblica una lettera aperta in cui esprime i propri commenti sulla vicenda in qualità di educatori prima che di docenti. In primo piano è evidente il rammarico per la discutibile moralità che emerge dai contenuti delle intercettazioni rese pubbliche dagli inquirenti, atteggiamenti molto gravi «al di là delle responsabilità penali» e che stridono con la missione educativa di un’istituzione come quella dell’Università, consacrata alla cura delle generazioni future. Allo stesso tempo, però, la lettera si preoccupa di mettere in guardia da interpretazioni eccessivamente affrettate che confondono elementi concreti con elementi irrilevanti: in particolare, parte delle discussioni intercettate farebbe riferimento all’applicazione degli articoli 18 e 24 della Legge Gelmini che stabiliscono le diverse modalità di espletamento dei concorsi. Articoli che, comunque, il CUdA catanese sottolinea di aver sempre fortemente criticato poiché ritenuti essere «origine di molte delle storture attuali dell’Università».

L’Università italiana, continua la lettera, ha un bisogno profondo di rinnovamento per superare il regime “patologico” dei concorsi introdotto dalla legge Gelmini, ma com’è giusto criticare l’istituzione per ciò che non  funziona è importante anche difenderla, come «grande e insostituibile valore pubblico», dal rischio di condannare genericamente buoni e cattivi, vittime ed eroi. Sebbene la fiducia in una magistratura che possa fare luce «sugli ultimi e travagliati dieci anni della vita dell’Ateneo di Catania e sugli attori che hanno realmente e drammaticamente condizionato il suo operato», la conclusione della lettera assume dei toni amari. Si riconosce, infatti, che le vittime di tutto questo non saranno tanto gli indagati, i docenti già incardinati o i soggetti discutibili di cui sopra ma principalmente gli studenti siciliani e catanesi.

Scarica il testo della lettera aperta del CudA_Unict

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