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Legaliblei dalla parte de “I Siciliani giovani”

Le realtà che compongono il progetto “Legaliblei”, GLS Giovani Legalità e Sport, Generazione Zero, Fuci di Ragusa e Fuci di Vittoria esprimono tutta la propria solidarietà alla redazione de I Siciliani giovani e in particolare al caporedattore Giovanni Caruso. Il 19 luglio, giorno dedicato alla memoria del giudice Paolo Borsellino, è stata recapitata presso la sede della redazione una busta contenente una copia della rivista
diretta da Riccardo Orioles e minacce di morte.
Le minacce, come si legge nel comunicato della redazione de I Siciliani giovani, erano specificamente destinate al responsabile della redazione catanese, Giovanni Caruso, che pochi giorni prima, presentando il giornale, aveva annunciato l’acquisizione di beni confiscati alle famiglie mafiose catanesi. Il 14 luglio nella popolare piazza Federico II, Caruso aveva infatti annunciato la prossima apertura al pubblico di un bene confiscato, assegnato ai Siciliani, che hanno voluto chiamarlo Il Giardino di Scidà, dedicato alla memoria del magistrato Giambattista Scidà, una delle figure più importanti dell’antimafia catanese, morto nel 2011.
Un episodio deplorevole e vigliacco che ha sollevato in poche ore sgomento, ma anche tanta rabbia e solidarietà, da parte dei giornali, delle associazioni, dei sindacati di categoria e delle personalità vicine alla rivista fondata da Giuseppe Fava.
L’associazione GLS dichiara: “I Siciliani giovani esprime tutta la storia e il coraggio di una città che non ha smesso di lottare per la propria sopravvivenza. Episodi di questo tipo non possono, e non devono, farci paura perché la guerra alla criminalità e alla corruzione intrapresa anni fa è ancora lunga. Noi abbiamo la responsabilità di stare in prima linea, uniti. Come sempre”.
Ferma la condanna da parte di Generazione Zero, associazione confederata ai Siciliani giovani attraverso il giornale online generazionezero.org:  “Questo attacco ci tocca tutti: è un’azione vigliacca che dimostra quanto ridicoli e schifosi siano questi signori che si sono permessi di metterlo in opera. Speriamo che presto la giustizia dia loro quello che si meritano. Nel frattempo, siamo certi che la rete dei Siciliani continuerà a lavorare per contrastare le mafie, più motivata di prima”
Anche le F.U.C.I di Ragusa e di Vittoria esprimono tutta la loro vicinanza alla redazione catanese: “Il percorso intrapreso con l’acquisizione di alcuni beni confiscati alle cosche catanesi e la più capillare diffusione del giornale sono stati attaccati nella loro concretezza e tacere sull’accaduto sarebbe un gesto ancor più vile perché complice, pertanto ci auspichiamo che le indagini facciano il loro corso e che le istituzioni pongano come prioritaria la questione. Noi ci impegneremo a garantire la nostra disponibilità alla sezione catanese oltre che la solidarietà più completa”.

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