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Catania: minacce alla redazione dei Siciliani Giovani

“Siamo una roccia, siamo forti e uniti più che mai: non indietreggeremo”, queste le parole di Giovanni Caruso, responsabile della redazione di Catania dei Siciliani Giovani, a qualche giorno dal vile atto intimidatorio ricevuto nei giorni scorsi. Una busta contenente una copia dei Siciliani giovani e minacce di morte è stata recapitata nel pomeriggio del 19 luglio alla sede del giornale a Catania.

Le minacce erano specificamente destinate a Giovanni Caruso, che pochi giorni prima, presentando il giornale, aveva annunciato l’acquisizione di beni confiscati alle famiglie mafiose catanesi. Durante la presentazione dell’ultimo numero della rivista fondata da Pippo Fava che si è tenuta in Piazza Federico II, nel quartiere San Cristoforo di Catania, “abbiamo raccontato di come, grazie ai mezzi della Geotrans (azienda di trasporti confiscata alla famiglia Ercolano, ndr), siamo riusciti a distribuire il nostro giornale su tutto il territorio nazionale – prosegue Giovanni Caruso – e del progetto che i Siciliani Giovani di Catania hanno presentato e vinto per il riutilizzo di un bene confiscato alla famiglia Laudani e che diventerà la casa delle associazioni catanesi”.

La busta è stata rinvenuta sotto la porta del Gapa, il centro d’iniziativa sociale che ospita la redazione, sempre nel quartiere San Cristoforo, e conteneva una copia del giornale, una lettera minatoria e una foto dei redattori alla testa di una manifestazione, da cui era stata ritagliata la testa di Caruso.

Sono in corso le indagini. Non si esclude la non casualità della data. Tuttavia, le attività dei Siciliani giovani proseguono regolarmente a Catania e in tutte le altre redazioni collegate.

 

 

Simone Lo Presti

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