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Luca e l’Europa

In giro per l’Europa

Luca Selvaggio ha 25 anni ed è di Catania. Ha studiato nella sua città fino alla laurea triennale in Scienze per la Comunicazione Internazionale. 263319_10201063554941704_355152648_nConclusa questa tappa della sua vita, Luca ha deciso di lasciare l’Italia nel settembre del 2012 per studiare Marketing alla Edinburgh Napier University. A spingerlo in questa scelta è stata la maggiore appetibilità del corso specialistico, specialmente in ottica lavorativa, sia in Italia che all’estero. Dopo pochi mesi si è trasferito a Nizza perché scelto per il progetto “Double degree”, ottenendo così una seconda laurea in Business Management. Il tuor europeo di Luca non si è fermato qui, terza tappa è stata la Croazia. Nel settembre 2013 ha lavorato presso il Film Festival di Zagabria come traduttore ufficiale di Elena Cotta, nota attrice italiana vincitrice della Coppa Volpi al Festival di Venezia. Finita l’esperienza al festival ha svolto un tirocinio presso l’agenzia pubblicitaria Imago. Ultima e attuale meta del nostro “girovago” è stata Berlino, dove Luca lavora presso Tirendo.it.

Differenze

L’Italia la porta nel cuore, così come la famiglia, gli amici e le persone a cui è legato. Anche le condizioni climatiche e l’atmosfera cinerea tipica del Nord Europa gli riportano in mente gli assolati paesaggi siciliani. L’aver trovato delle serie prospettive di lavoro scaccia via la sua voglia di tornare in una terra che al momento poco ha da offrirgli. Ci racconta che vive bene a Berlino non solo per il lavoro, ma anche per la possibilità di confrontarsi ogni giorno con culture diverse e al contempo poter curare i suoi interessi personali. Ogni giorno si trova a contatto con un ambiente internazionale, sia nella quotidianità che a lavoro, dove la lingua parlata in azienda è l’inglese. Nell’azienda in cui lavora non ci sono gerarchie piramidali, il rapporto con colleghi e superiori è confidenziale, un po’ come l’ambiente universitario che aveva trovato in Scozia, ci dice. Quando gli chiediamo cosa consiglierebbe a un giovane in bilico tra partire e restare, ci dice che ciò che conta davvero è l’istruzione. L’Italia ha un grosso problema con l’ignoranza, quindi consiglia a un ragazzo come lui di studiare, mettere da parte i pregiudizi, accettare la diversità e imparare da questa. Conclude dicendo che andare all’estero, che lo si faccia stabilmente o temporaneamente, è un esperienza che rende pù forti, che arricchisce il proprio bagaglio culturale. Le varie tappe europee di Luca richiamano alla mente quello che era il tour europeo ai tempi del Childe Harold di Byron, con la differenza che a quei tempi l’Italia era la meta privilegiata. Oggi, invece, è la terra dalla quale si scappa.

Thanks to Luca Selvaggio

Federica Monello

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