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Vaticano e Denaro – A Love Story

Il denaro non dorme mai

A volte ci sono posti dove girano più soldi che a Wall Street. La carità, la carità. Si appellano, per raccolte fondi esorbitanti o per la gestione di quantità immani di denaro, alla carità, associazioni “umanitarie” come la Chiesa Cattolica. Come ben sappiamo, come ogni associazione che gestisce denaro che si rispetti, anche la Chiesa Cattolica ha il proprio istituto di credito: il celeberrimo IOR (Istituto per le Opere di Religione) che, manco a dirlo, recentemente si è ritrovato nuovamente nell’occhio del ciclone. In passato, come ben sappiamo, lo IOR, attualmente nelle mani dell’avvocato tedesco Ernst Von Freyburg, è stato ripetutamente sotto il fuoco incrociato di scandali di entità pantagruelica. Si pensi all’affare Sindona, al crac del Banco Ambrosiano. A figure controverse che lo hanno gestito come Paul Marcinkus, il “banchiere di Dio”, si possono ricollegare presunti scandali come il già citato affaire Sindona, la bancarotta fraudolenta dello stesso IOR o, addirittura, il caso della scomparsa di Emanuela Orlandi o della sospetta morte di papa Giovanni Paolo I. Anni dopo queste incresciose vicende, i riflettori si accendono nuovamente sulla cosiddetta Banca Vaticana.

Un procedimento ad anello

Spesso si dice che eventuali circostanze sono destinate a ripetersi. Di recente, riguardo allo IOR, questo sembra essere accaduto nuovamente. Il nuovo papa, Francesco, ha messo in discussione l’esistenza della banca, commissariandola per raccogliere dati e informazioni sull’istituto. Una sorta di antipasto a quello che sarebbe, in seguito, accaduto. Il monsignor Nunzio Scarano è stato arrestato, qualche giorno fa, con l’accusa di “entrate e uscite fuori bilancio” e con appropriazione indebita e peculato relativo ai fondi gestiti nel nome della beneficenza. Sono anche cadute le prime teste, dopo questo nuovo infamante scandalo: Paolo Cipriani e Massimo Tulli, direttore generale e rispettivo vice dell’istituto, hanno rassegnato le proprie dimissioni, passando le proprie cariche ad interim nelle mani del presidente Von Freyburg. Si parla di nuovo assetto, nuova gestione, nuova aria. La nostra impressione, invece, è che si giochi a Risiko nelle sotterranee vaticane che ci rimembrano i fortunati romanzi di Andrè Gide. Questa grande storia d’amore fra Vaticano e Denaro non sembra essere alla fine. Anzi.

Simone Bellitto

 

 

 

 

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