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Delegazione No Muos a Palermo. Incontro con l’Assessore Regionale all’Ambiente e al Territorio.

L’incontro

28 Dicembre 2012. Dopo 37 giorni di presidio permanente di fronte la base militare americana di contrada Ulmo a Niscemi una delegazione No Muos incontra il nuovo volto dell’Assessorato Regionale all’Ambiente e al Territorio, Mariella Lo Bello. Tanti sono i punti da toccare, tante le problematiche connesse alla costruzione del terminale terrestre, troppe le risposte che tardano ad arrivare.

L’Assessore Lo Bello, ex dirigente della Cgil di Agrigento oggi al suo 21° giorno di insediamento sotto la Presidenza Crocetta, parla di “Apertura al dialogo, di condivisione e confronto”, con queste parole cerca di segnare una sorta di spartiacque rispetto alle amministrazioni precedenti . Al suo fianco il Dirigente Generale del medesimo assessorato, dott. Giovanni Arnone, lo stesso che in illo tempore diede l’autorizzazione per l’avvio dei lavori Muos.

La delegazione composta da esponenti del Movimento di Niscemi, Palermo, Caltagirone e Catania, il giornalista Antonio Mazzeo, Nadia Furnari fondatrice dell’Associazione Antimafia Rita Atria, il dott. Marino Miceli, gli Avv. Faraone e Falcone. Molti i punti toccati e le richieste avanzate.

 

Le richieste

Per prima, la sospensione in autotuetala da parte della Regione dei lavori all’interno della base. Questo come provvedimento urgente e necessario per evitare l’installazione delle parabole che determinerebbero il completamento del Muos. Si chiede inoltre una maggiore attenzione e una presa di posizione forte riguardo il monitoraggio delle condizioni di salute dei cittadini e del territorio circostante attraverso la predisposizione di un registro tumori e le valutazioni di tecnici e professionisti che siano messi nella condizione di lavorare con strumenti adeguati e soprattutto idonei, si allude così alle rilevazioni ARPA scarse e inadeguate eppure ad oggi utilizzate come fondamento delle autorizzazioni regionali.

Si denuncia la grave assenza di informazione che i cittadini di Niscemi hanno subito per oltre vent’anni. Dall’installazione graduale delle 41 antenne ai disastri ambientali che hanno avuto luogo all’interno della base, gli unici ad oggi conosciuti perché fortuitamente emersi da documenti indirizzati agli stessi militari. Come il divieto di utilizzo dell’acqua ritenuta potabile perché contaminata da sostanza cancerogene, l’inquinamento delle falde da parte di carburanti speciali altamente nocivi circa dieci anni fa.

Si denuncia il prezzo che questo territorio ha pagato in questi anni in termini di inquinamento, di mortalità, di mafia. Non poche le irregolarità, infatti, nelle assegnazioni degli appalti ad imprese locali.

Per non parlare dell’impossibilità di mettere in funzione il nuovo aeroporto di Comiso per ragioni di interferenze. Nuovi orizzonti che l’intera Sicilia trasversalmente dovrà iniziare a conoscere, come i NOtam NOtice To AirMen, comunicazioni tecniche o logistiche relative alla sicurezza del traffico aereo che hanno interessato gli aeroporti di Trapani, Birgi e Catania, Sigonella. Questi prevedono la sospensione delle procedure strumentali standard nelle fasi di accesso, partenza e arrivo degli aerei nel caso di droni in volo. Con la previsione di convogliare i voli a Palermo, che è considerato l’aeroporto meno sicuro in Europa ma a quanto pare il più sicuro in Sicilia, come fa notare Nadia Furnari.

 

La risposta

Questi gli argomenti toccati e le richieste chiare e concrete esposte dai No Muos. Dall’altro lato del tavolo la risposta dell’Assessore dovrebbe concretarsi in un atto a firma congiunta dell’Assessore della Salute Lucia Borsellino e i dirigenti generali Dott. Sammartano e il dott. Arnone.

Un atto che ha come destinatari l’Istituto Superiore di Sanità, il Ministero della Salute, l’Enav, Il Dipartimento del 41 stormo di Sigonella e il Dipartimento Marittimo Navale box 51 di Napoli  ai quali si chiedono relazioni e dati più precisi da poter incrociare e confrontare.

Si chiede inoltre la “sospensione dei lavori dell’impianto”, punto concordato nella forma con gli altri membri della delegazione, non nella sostanza. Quanto e in che misura questo atto vada nel concreto a realizzare l’intento si scoprirà in itinere. Molti sono i dubbi infatti che hanno accompagnato i ragazzi fuori dalle stanze dell’Assessorato. Gli incontri da fare si prospettano ancora molti, il prossimo fissato per il 10 gennaio. La volontà e l’apertura al dialogo sono innegabili, anche se il modus operandi non sembra essere diverso. Il movimento chiede che siano cercati soggetti nuovi e terzi cui affidare le future valutazioni, poiché quelle dell’Università di Palermo non hanno mai convinto abbastanza.

Insomma un nuovo anno è alle porte, la Regione afferma che i suoi atti non mancheranno, ma i movimenti non chiedono atti, bensì provvedimenti e immediati. E aggiungono che i fatti, sì i fatti, quelli da parte loro non mancheranno neppure.  

 

 

Sara Spartà

One Comment

  1. […] promesse elettorali e premendo affinché si giungesse all’atteso incontro già richiesto da tempo, l’Assessore Regionale al Territorio e all’Ambiente Mariella Lo Bello incontra alcuni attivi…, a Palermo qualche giorno dopo il suo insediamento. Vengono portate all’attenzione degli […]

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