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Gli antifascisti prendono il Teatro in Fiera

Teatro “Pinelli”, così è stato ribattezzato il già “Teatro in Fiera”, di Messina, abbandonato nel ’95 e occupato sabato scorso (non a caso il nome Pinelli dato al teatro, in memoria dell’anniversario dell’anarchico milanese ucciso il 15 dicembre ’69).

Il teatro, che sorge nell’area fieristica della città, proprio in riva allo stretto, è stato, soprattutto negli anni ‘60 un’istituzione che ha conferito a Messina una dimensione internazionale, ospitando tra vari movimenti artistici, importanti compagnie di prosa, nazionali e internazionali. 

L’inizio dell’azione di protesta

Tutto è iniziato dopo la manifestazione antifascista avvenuta la settimana scorsa, quando al termine della stessa, gli occupanti, appartenenti perlopiù  alla sinistra radicale, hanno deciso di “donare un nuovo teatro” alla città, non sapendo cosa vi si celasse però all’interno: “al posto della platea un cumulo di macerie, emblema dello smottamento culturale e civile che ha investito Messina negli ultimi vent’anni”, sono queste le parole che hanno riportato i ragazzi nel comunicato stampa in seguito all’occupazione. L’area interessata e il teatro che da quasi vent’anni non ospita più anima viva, sono al centro di un aspro contenzioso che coinvolge, l’Ente fiera (fallimentare e in attesa di un commissario liquidatore), e Autorità portuale, che ha ereditato dal demanio marittimo le concessioni degli spazi all’atto dalla sua costituzione nel 1994. Di restauri, poi ovviamente rimasti sulla carta, se ne sente parlare da tempo con bandi e quant’altro, ma la realtà è che la gestione della zona, è praticamente inesistente, visto l’abbandono in cui versa e intanto il personale dell’Ente fiera, è ormai senza una briciola di stipendio da quindici mesi. Per converso, grande è stato l’interesse della popolazione messinese a quest’iniziativa, praticamente assenti le istituzioni. A mandare ai ragazzi messaggi di solidarietà, anche l’attore e regista Maurizio Marchetti, senza contare uno degli assessori della giunta di centrodestra decaduta a settembre per le dimissioni del sindaco Pdl Giuseppe Buzzanca. La prima assemblea, ha ovviamente visti protagonisti, accerchiati da una folla per la maggior parte di ragazzi, gli occupanti, che hanno espresso l’intenzione di rendere vivibili gli spazi della Fiera. Di Sarcina, segretario dell’Autorità Portuale, ha annunciato l’istituzione di una commissione composta dai rappresentanti delle istituzioni e dai privati, per indicare, entro il 19, le linee guida di un bando, riguardante l’affidamento e la destinazioni, dei locali del Teatro e dell’intera Fiera. I ragazzi hanno chiesto tra l’altro, un confronto con il Presidente della Regione Crocetta. Peppe Grioli, segretario cittadino del PD, scrive: “L’occupazione del Teatro in Fiera ed il dibattito permanente promosso dal movimento antifascista, dimostrano che a Messina c’è voglia di riscatto“. Solidarietà, ovviamente, anche dalla Segreteria Provinciale del Prc, per l’azione degli occupanti antifascisti, contro la incuria delle istituzioni messinesi che hanno amministrato degli ultimi decenni.

Contatto facebook: http://www.facebook.com/TeatroPinelliOccupato

Sebastiano Cugnata

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