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Proteste a Torino

Il mese di dicembre ha portato con sé parecchio freddo, basta guardare i telegiornali. Gelo, neve, ma anche tanto vento sembrano non dar un minimo di tregua e, in effetti, ormai siamo pienamente entrati nel periodo natalizio.
Nei giorni scorsi comunque il clima nella città di Torino si è rivelato più caldo rispetto a quanto indicato dalle colonnine dei termometri.
Due grandi cortei la mattina del 6 dicembre hanno riscaldato l’ambiente torinese, confluiti in seguito in un’unica e grossa manifestazione che ha visto i metalmeccanici della Fiom e gli studenti marciare uniti.

La protesta


Il corteo della Fiom è partito dalla stazione di Porta Susa, gridando contro l’illegittimità del contratto nazionale, risultato di una trattativa dalla quale la Fiom stessa è stata esclusa; gli studenti sono partiti da Piazza Arbarello. I ragazzi hanno pure lanciato delle uova contro la sede dell’Ufficio scolastico regionale sito in via Pietro Micca, in segno di protesta contro la politica di tagli attuata dal governo Monti. Anche la Mole Antonelliana è stata presa d’assedio dagli studenti, i quali hanno conquistato il punto più alto del monumento simbolo della città.
Tra le bandiera della Fiom e gli striscioni dei ragazzi sono spuntati i vessilli del movimento No TAV, conseguenza dell’avvenuta intesa Roma-Parigi per la costruzione della TAV, che collegherà il capoluogo piemontese a Lione.
Nel pomeriggio si è verificato qualche “contatto” tra i manifestanti e le forze dell’ordine, accenni di tensione, ma nulla di eccessivamente grave (ecco il video).
Studenti e lavoratori insieme ancora una volta, mentre il governo entrava nel suo momento peggiore, quello delle imminenti dimissioni di Mario Monti.

 

Attilio Occhipinti

 

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