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Smembrata la Catturandi di Palermo

Avete presente le immagini delle catture dei vari latitanti scovati in casolari e sperdute campagne del territorio siciliano? Questi uomini “d’onore” sono serrati da uomini incappucciati che grazie a un duro lavoro di squadra hanno soldato l’ultimo colpo alla mafia siciliana. Bene, loro sono gli agenti dell’ottava sezione della squadra mobile di Palermo, la “Catturandi”.
Grazie a uomini come loro e alla sinergia tra la magistratura e le forze di polizia, sono stati trovati ed arrestati boss del calibro di  Giovanni Brusca, Pietro Aglieri, Carlo Greco, Vito Vitale, Salvatore e Sandro Lo Piccolo, Bernardo Provenzano, e di recente Domenico Raccuglia e Gianni Nicchi.La Sicilia come tutta l’Italia ha bisogno di questi uomini d’onore che svolgono il loro lavoro nella piena osservanza del dovere e rischiando la vita.

 

SIAP

Il SIAP, Sindacato Italiano Appartenenti Polizia, lo scorso 26 novembre ha annunciato lo smantellamento della sezione Catturandi di Palermo con una lettera aperta.  Il gruppo è stato ridotto a 10 unità a causa dello spostamento in altri incarichi di 8 agenti. La Questura e la Squadra Mobile  hanno affermato che data la mancanza di latitanti in circolazione ad eccezione di Matteo Messina Denaro, lo smembramento ne è una conseguenza. Giusto e doveroso sarebbe stato potenziare la squadra per permettere di lavorare meglio al ritrovamento del boss trapanese che, dopo la cattura di Provenzano, ha assunto il potere della cupola. Ma la crisi tocca anche questo settore, preminente nell’anti-mafia.
Il SIAP si è sentito offeso e insultato dalla decisione e tramite la lettera ha reso noto il suo disappunto. È una mossa che non ha nessun valore strategico se non quello di diminuire la lotta alla mafia.
La notizia di primaria importanza purtroppo non ha avuto il giusto riguardo, poca è stata l’attenzione rivoltavi dai media. L’appello della SIAP è stato letto e divulgato nella trasmissione “Forum” da  Rita Della Chiesa e forte è stata l’onda mediatica su Facebook. Immediata è stata la solidarietà da parte delle associazioni anti-mafia.
È stata anche aperta una petizione sul sito actvism.com.
Tutti noi possiamo firmare spendendo qualche minuto della nostra vita per una causa che vale la vita di tutti noi.

Federica Monello

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