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Puliamo il Buio 2012, settima edizione

L’utilizzo di ipogei naturali e artificiali quali discariche abusive è un fenomeno purtroppo molto diffuso.  I danni provocati all’ambiente carsico e alle risorse idriche profonde sono incalcolabili.

Giunta alla sua settima edizione, l’iniziativa Puliamo il buio, promossa da Legambiente e dalla Società Speleologica Italiana, si è distinta negli ultimi anni per la serietà e l’impegno nel recupero e nella valorizzazione di aree italiane di estrema bellezza, ormai all’abbandono e adibite spesso a discariche sotterranee.

L’iniziativa inoltre, legata ultimamente a  Puliamo il Mondo, si propone come obiettivo, unitamente al censimento di tutte le cavità a rischio ambientale, la documentazione delle stesse e la valutazione del grado di pericolosità e i possibili rimedi per affrontarla. La Società Speleologica Italiana raccomanda di minimizzare l’impatto ambientale della visita agli ambienti ipogei.

In particolare, consiglia di utilizzare sistemi di illuminazione meno impattanti di quello a carburo, come i LED, e di rispettare il protocollo WNS  per la tutela dei pipistrelli e la riduzione del trasporto di materiale microbiologico da una grotta all’altra.

Censimento delle Cavità a rischio ambientale (CRA), rizzazione degli habitat naturali e la lotta alle discariche abusive.

REGIONE TOTALE GROTTE SEGNALATE COME CRA I T O A TOTALEGROTTE CATASTATE (agg.2009) %
ABRUZZO 6 2 3 2
BASILICATA 1 1 215 0,47
CALABRIA 1 1 1
CAMPANIA 19 16 3 1009 1,98
EMILIA ROMAGNA 22 17 3 6 1 850 2,59
FRIULI VENEZIA GIULIA 197 169 30 7206 2,73
LAZIO 37 26 13 2 1705 2,17
LIGURIA 12 10 1 1 1820 0,66
LOMBARDIA 1 1
MARCHE 2 2 574 0,35
PIEMONTE 3 1 1 1 2152 0,14
PUGLIA 56 47 11 5 2167 2,58
SARDEGNA 3 3 3081 0,10
SICILIA 3 1 3 1060 0,28
TOSCANA 3 1 1 1 1830 0,16
TRENTINO AA 7 3 4 1941 0,36
UMBRIA 3 3 859 0,35
VENETO 69 49 17 9 7655 0,90
Tabella: situazione al 2009 delle grotte segnalate come a rischio ambientale. LEGENDA: CRA=cavità a rischio ambientale; in verde i dati provenienti dai catasti regionali, in bianco i dati provenienti da singoli speleologi e/o da eventi PiB 2005-2009; I = rifiuti “urbani”; T = rifiuti tossici; O = ordigni bellici; A = altro, principalmente carburo esausto. NOTA: se la somma I+T+O+A non coincide con il numero di segnalazioni è a causa della contemporanea presenza di più tipi di inquinamento.

 

L’evento si è tenuto in tutta Italia il 28, 29 e 30 settembre.

 

Sebastiano Cugnata

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