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Il collettivo Ibride Voci attacca Crocetta

In un’intervista, il candidato della santa alleanza PD-UDC Rosario Crocetta ha dichiarato, che se verrà eletto, rinuncerà al sesso e che, d’altra parte, non avrebbe più l’età per “certe scorribande”, lasciando trapelare una visione dell’omosessualità arcaicamente relegata in una zona posta al confine del moralmente lecito e del socialmente accettabile, una zona di trasgressioni e non una libera scelta di vita.
Una dichiarazione oltraggiosa e offensiva verso lesbiche, gay e trans, un’espressione odiosa di omofobia della peggiore specie, quella introiettata da omosessuali poco orgogliosi e da quelle stesse “checche ammucciate” che, secondo Crocetta, non tollererebbero la candidatura di un gay alla presidenza della regione.
Data la sua predisposizione a sconcertanti voltafaccia, non stupisce che, per Crocetta, Palermo valga bene una messa e che la conquista della poltrona possa giustificare improbabili conversioni sulla via di Damasco della vita proba e casta: dopo aver dichiarato di non conoscere personalmente Raffaele Lombardo, quando è stato fra i principali sostenitori del suo governo, oggi arriva a rinnegare pubblicamente se stesso, offendendo le legittime aspirazioni di chi vuole vivere la propria sessualità liberamente e alla luce del sole, con il pieno e completo riconoscimento dei diritti civili e sociali.
Forse Crocetta dovrebbe scegliere la castità del linguaggio, piuttosto che del corpo.

Collettivo lgbtq IbrideVoci

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