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Lingue a rischio a Ragusa

Ancora una volta ci è voluta l’iniziativa dell’Ateneo catanese per individuare una soluzione capace di riaprire i termini per l’iscrizione al primo anno del corso di laurea in Mediazione linguistica presso la Struttura Didattica Speciale di Lingue e Letterature straniere a Ragusa.
È quanto hanno dichiarato oggi i rappresentanti degli studenti in una conferenza stampa appositamente convocata allo scopo di informare l’opinione pubblica su quanto sta accadendo a Ragusa Ibla.
Sono tante infatti le potenziali matricole che, insieme alle loro famiglie, hanno manifestato interesse e preoccupazione per il fatto che, ad oggi, non è prevista la possibilità dell’iscrizione al primo anno del corso di laurea triennale. Se non si riuscisse a trovare un accordo su come gli enti debbano far fronte agli impegni sottoscritti con la convenzione di giugno 2010, il destino della neonata Struttura Didattica speciale, di fatto un vero e proprio dipartimento universitario con ampia autonomia didattica e organizzativa, sarebbe già segnato.
I propositi del Ministro Profumo, infatti, non lasciano spazio all’ottimismo dal momento che, nel quadro della revisione della spesa pubblica attualmente in corso, il Ministro ha manifestato l’esigenza di razionalizzare i decentramenti universitari e, pertanto, non si vede come possa proseguire l’esperienza ragusana con corsi che, a partire dall’a.a. 2012-13, potrebbero diventare corsi ad esaurimento.
Bisogna che tutti i protagonisti di una vicenda che si ripropone annualmente con tragica puntualità, trovino una soluzione che possa rendere sostenibili per tutte le parti coinvolte gli oneri necessari a mantenere, in un contesto economico e finanziario difficilissimo per tutto il Paese, una risorsa di eccellenza come la Struttura di Lingue a Ragusa Ibla.
Per questa ragione, lo scorso lunedì 9 luglio, l’Università di Catania ha fatto pervenire al Consorzio Universitario Ibleo ed agli enti locali, Comune e Provincia reg.le, un’ipotesi di accordo sulla quale discutere innanzitutto i termini di pagamento di quanto dovuto all’Università di Catania in base all’accordo del 2010. La proposta si concretizza in una rimodulazione in dieci anni, a partire dal 2012, dei pagamenti scaduti e a scadere, con l’abbandono da entrambe le parti del contenzioso attualmente in atto e scaturito dai decreti ingiuntivi notificati dall’Università agli enti ragusani.
Gli studenti si augurano che si possa giungere in tempi brevissimi ad un accordo, la cui definizione rappresenta comunque la condizione necessaria affinché vengano aperte le iscrizioni al primo anno della laurea triennale.
Gli studenti continueranno a seguire giorno per giorno e con estrema attenzione l’evolversi della vicenda fino alla sua soluzione e chiedono che l’opinione pubblica, attraverso gli organi di informazione, ne venga costantemente informata.

I rappresentanti degli studenti di Lingue

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