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Anna Finocchiaro su Twitter contro le preferenze

Dopo l’alleanza in Sicilia con il suo avversario Raffaele Lombardo, senza le preferenze sarebbe rieletta per l’ottava legislatura.

“Il PD vuole che i cittadini scelgano gli eletti,ma se qualcuno vuole una‪#leggeelettorale con le preferenze sappia che non siamo disponibili”. Così tuona la senatrice Finoccharo dal suo account Twitter. Ma perché schierarsi così apertamente contro le preferenze che oggi tutti invocano ma nessuno vuole fino in fondo?

L’elezione nel 2008 come capolista in Emilia Romagna è stata una passeggiata. Il Partito Democratico non ha speso il nome dell’ex magistrato in Sicilia perché probabilmente di nemici ne ha già tanti. L’elezione del 2008 è avvenuta senza le preferenze. Liste bloccate del “porcellum” di Calderoli che però ha fatto comodo a tutti.
In quell’anno contestualmente alle elezioni politiche, negli stessi giorni, 13 e 14 aprile in Sicilia si svolgevano le elezioni regionale. Elezioni anticipate per via della condanna a Salvatore Cuffaro, dell’UDC, per favoreggiamento aggravato peraver agevolato la mafia.
Sarebbe stato facile vincere per una paladina dell’antimafia con l’On. Finocchiaro, ma invece, con il posto assicurato in Senato nella lontana Emilia rossa, la Finocchiaro perse l’elezioni regionali prendendo solo un misero 30%.
Qualche anno dopo nel 2010 mentre la Giunta Regionale, presieduta da Raffaele Lombardo, perde pezzi e la maggioranza all’Assemblea Regionale Siciliana, la Finocchiaro che prima lo aveva sfidata alle elezioni regionali qualche anno prima, suggella un’alleanza “tecnica”. Contro il volere degli elettori di centro-sinistra che avevano votato, tappandosi il naso per scongiurare l’ipotesi Lombardo, proprio la Finocchiaro affinché l’inciucio non avvenisse.

Nell’Ottobre del 2010 l’agenzia giornalistica SudPress avanza il sospetto, che dietro l’alleanza tra Lombardo e il PD per la costituzione del governo regionale vi fosse un accordo affaristico, in quanto nel 2007 la ditta Solsamb, di cui è amministratore delegato il marito di Anna Finocchiaro, Melchiorre Fidelbo, aveva ottenuto un appalto dalla Regione Siciliana nel settore della sanità. In questa foto sono ripresi tutti i personaggi della vicenda affaristica su cui indaga la Procura.
A Maggio del 2012, la senatrice viene pizzicata dal settimanale “CHI” mentre fa fare la spesa alla sua scorta.
Adesso si può apprendere perché la Finocchiaro sia contro le preferenze.

Leggi la notizia su Net1news 

Di Vincenzo Barbagallo

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