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Intervista al Direttore Megagalattico (Dossier “Qualcosa è cambiato?”)

Il Direttore Megagalattico è noto per le sue fortune aziendali, narrate e parodiate nelle opere di Fantozzi. Di recente è sceso in campo apertamente dalla parte del Partito Democratico, svelando le sue predilezioni politiche e prestando il suo volto alla campagna di tesseramento. Lo abbiamo incontrato per capire meglio i Democratici in questo momento di confusione politica.

Tutti ricordano le sue posizioni di medio progressista. Pensa che siano in linea con quelle di Bersani?
Carissimo (mani aperte a mo’ di Cristo Pantocratore, ndr), le vie del Signore sono infinite. In questi due anni il segretario del Pd ha saputo dare risalto alle convergenze verso il mondo laico e cattolico di questo nostro grande paese. Se non ci fossino stati loro giornalisti a portare, per così dire, conforto a tesi di infangamento del buon nome di Bersani… Ma come si può dubitare di un uomo con un nome così semplice, un giglio? (prende del vino e lo versa in un calice di legno, ndr) Lo chiedevamo ieri al Barone Marcolvaldo-Alabarda di Clitennestra, uno spietato sostenitore della parte opposta. Sa cosa mi ha risposto (ride, ndr)? Non ci si deve fidare di chi ha meno di due cognomi… Così pacifico, così caro.

 

Quindi, Bersani è ok. E la candidatura di Renzi alle primarie?
E’ un giovane grintoso, che potrebbe flettere questo paese vecchio e stantio alle bisogne che si occorrono. C’è da dire che queste diatribe faccino grande bene al Partito Democratico, perché le viviamo serenamente, angelicamente. I giovani, la disoccupazione, la ripresa economica ci stanno molto a cuore. Ieri ho sentito dei giovani quarantenni che protestavano per strada con aria entusiasta, dicevano che avevano riempito la sala mensa di volantini… Come possiamo pensare a un paese dove non c’è incontro tra i datori di lavoro e gli operai? Carta sprecata… Renzi è un giovane pimpante, che non butterebbe mai via così della carta…

Un domani si potrebbe candidare?
No. Chiesimo una volta al caro Veltroni per mezzo di Franzosi-La Spenna una possibile intercessione al soglio pontificio. Ma non sempre si possono avere successi. D’altronde Gesù Nostro Signore non è mai stato eletto dai suoi apostoli e l’unica volta che doveva essere votato ha vinto con un sì che era un no.
Come al referendum dell’anno scorso?
Quello era un sì che sarà sempre sì (ride, ndr).

Perché il Pd appoggia il governo tecnico?
Perché non appoggiare il governo Berlusconi? Ce lo siamo sempre chiesti con cristiana umiltà e ci hanno sempre tirato addosso le pietre.

Crocetta è un buon candidato per la Sicilia?
Trarscorsimo delle divine vacanze in Sicilia, in ritiro spirituale presso il monti Iblei, presso la parrocchia di San Michelasso. All’epoca c’era Verre in Sicilia e si stava benissimo. C’era sempre stato Verre e ci stupiamo a sentire che lì si indicono elezioni.

Perché dovremmo votare il Partito Democratico? Ci dia due ragioni, almeno.
Le sue brave persone e il futuro dei giovani. Venghino loro a vedere nelle sedi dei salotti di Partito, per esempio quello della Duchessa Servelloni-Mazzanti: gente onesta, gente buona e timorata di Dio. Si parla spesso di come impiegare i giovani nel mondo del lavoro, di come sviluppare l’industria… Per esempio, sagace proposta ci è pervenuta dal Duca-Conte Pampolla, che li vorrebbe appendini umani a termine: sa quanti posti di lavoro faremmo? Uno almeno per ogni casa.

Intervista di Giulio Pitroso

 

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