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Lettera aperta sul Muos di un dirigente Pd Ragusa

Cari cittadini,

 

ci rivolgiamo a tutti voi perché solo unendo le forze possiamo impedire l’installazione del Muos, il sistema satellitare di comunicazione americano, fondamento principale delle guerre del futuro. Noi donne del Pd abbiamo dichiarato di essere convinte sostenitrici della battaglia contro il Muos e di aderire a tutte le iniziative organizzate per impedirne l’istallazione. Proprio per questo domenica scorsa il Pd di Ragusa ha promosso un momento informativo a Marina, per conoscere gli effetti e le conseguenze che il Muos provoca sull’ambiente e sulla salute nostra e delle future generazioni.

Il Muos incarna le mille contraddizioni della globalizzazione neo liberista. Uccide in nome della pace, devasta il clima, l’ambiente, il territorio, dilapidando risorse umane e finanziarie, rigenera le ingiustizie espropriando la democrazia e viola il diritto alla salute di intere popolazioni con onde elettromagnetiche che penetrano la ionosfera ed i tessuti di ogni essere vivente. Questa è una storia lunga, oscura e controversa, che non viene discussa in consiglio dei ministri: l’accordo viene fatto direttamente con il ministro della Difesa che non sente il dovere di presentarlo in Parlamento.

Siamo consapevoli che questa impresa è difficilissima e delicata: questo quanto è stato affermato da tutti i presenti all’iniziativa di domenica. Ma è una impresa non impossibile. Infatti, prima dell’utilizzo definitivo di questo sistema saranno necessari anche dei satelliti geostazionari che ancora non sono stati messi in orbita e quindi passerà ancora del tempo. Ed è proprio in questo tempo che rimane che dobbiamo agire. Ma per fare ciò occorre la partecipazione di tutto il popolo siciliano. Ma non solo: occorre l’aiuto di tutta l’Italia ed è indispensabile che i cittadini siano informati. Fino ad ora ciò è accaduto solo grazie a delle iniziative portate avanti dai comitati spontanei No Muos. Per risolvere un problema così grave occorre, però, una forte mobilitazione di tutte le forze politiche, sindacali, associazioni, società civile, imprenditori, professionisti, comitati di genitori, singoli cittadini in modo da veicolare tali informazioni fino ad adesso tenute volutamente nascoste.

È arrivato il momento di sapere e per fare ciò lanciamo un appello. Chiediamo che anche gli altri partiti tengano iniziative per informare i propri elettori e i propri simpatizzanti, cercando di fare fronte comune per evitare l’installazione di questo strumento di guerra che, come ha affermato il giornalista Antonio Mazzeo, sarà un’arma perfetta per i conflitti del ventunesimo secolo, quelli con i missili all’uranio impoverito, gli aerei senza piloti e le armi atomiche in miniatura, evitando di vedere chi si uccide. Saranno guerre sempre più disumane ed il Muos coniuga tutte questi scenari. Mazzeo ha specificato inoltre che il Muos sarà di ostacolo per la messa in funzione dell’aeroporto di Comiso, perché crea interferenze con la strumentazione di bordo mettendo in serio pericolo atterraggi e decolli degli aerei. Fino ad oggi è inconcepibile che all’Ars la deputazione tutta non abbia già discusso questa importante problematica. Ricordiamoci che prima il Muos doveva essere installato a Sigonella ma gli stessi americani hanno ritenuto impossibile tutto ciò perché il sistema avrebbe creato interferenze con la strumentazione degli aeroporti di Sigonella e di Fontanarossa.

All’iniziativa di domenica scorsa c’era anche Marilena Samperi, deputato nazionale del Pd, che ha già presentato ben 4 interrogazioni parlamentari. Alla domanda: “Chi degli altri partiti ha presentato interrogazioni?”, ha risposto: “Solo il Pd e Italia dei Valori”. Occorre, quindi, a nostro parere, che anche gli altri partiti si impegnino per sostenere questa difficile partita; per fare ciò occorre che la base faccia pressione presso i propri rappresentanti politici.

Presente, domenica scorsa, anche Stella Bianchi, responsabile nazionale ambiente del Pd, che ha dichiarato la piena disponibilità sua e del partito a farsi carico di questa delicatissima questione. L’iter da seguire è molto complicato. Occorre infatti la collaborazione delle commissioni Ambiente, Salute, Difesa, Interni ed Esteri. Quindi, per la complessità del tema, i cittadini si mobilitino per fare da pungolo affinché il dibattito approdi nelle sedi istituzionali sia regionali che nazionali. Anche Stella Bianchi ha scoperto la gravità della questione solo da poco. Importante anche l’apporto dell’europarlamentare Rosario Crocetta che si farà portavoce presso il parlamento Europeo per fare conoscere questo grave problema in sede di commissione europea con la promessa di presentare richiesta affinché siano inviati dei commissari a Niscemi.

Non dimentichiamo il forte impatto ambientale visto che si sta costruendo nella più antica sughereta d’Italia, zona Sic, con inedificabilità assoluta. E ricordiamo inoltre che il nostro territorio è ad alto rischio sismico. Le onde elettromagnetiche creeranno gravi rischi per la salute con aumento di tumori specie nei bambini, rischi per distacco di retina, ipoacusia, interferenza su pacemaker, defibrillatori, apparecchi acustici e tutti gli apparecchi elettromedicali. A tutto ciò occorre aggiungere le infiltrazioni mafiose. Infatti, le presunte illegalità e l’arroganza dei poteri criminali rischiano di riportare Niscemi indietro di alcuni anni vanificando quindi gli spazi di agibilità democratica e di legalità faticosamente conquistati. Proprio con l’inizio dei lavori del Muos, dati in mano agli amici dei boss, il clima torna a farsi pesante. Tutto ciò deve spingerci a non mollare.

Faccio appello a tutte le donne per ricordare, noi che siamo portatrici di vita, che non possiamo permettere che il territorio dove continueranno a vivere i nostri figli e i nostri nipoti diventi ambiente di morte e fulcro delle guerre del futuro.

Non dimentichiamo l’art.11 della Costituzione che afferma che l’Italia ripudia la guerra.

Chiediamo l’aiuto della Chiesa, per una posizione contro gli strumenti di morte e crediamo nella grande opera morale e spirituale del vescovo. Sono passati 30 anni dall’omicidio di Pio La Torre e il sogno di smilitarizzare la Sicilia e liberarla dalla mafia torna attuale. Occorre non dimenticare questo sacrificio impegnandoci per questa importantissima battaglia che ci auguriamo di vincere.

Giancarla La Cognata

Coordinatrice conferenza

permanente donne

Pd Ragusa

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