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L’IdV Ragusa sul Paesaggio

La Pasquetta è solitamente dedicata alle “scampagnate” ed ogni anno, in giro per la provincia, si nota in maniera evidente, oggettiva e drammatica, lo scempio al paesaggio rurale che viene praticato grazie alle Amministrazioni Comunali incuranti delle norme e della “presenza” di un piano paesaggistico che tutela e valorizza, anche in termini economici, il valore del paesaggio a vantaggio innanzitutto degli Agricoltori e della collettività. Nel corso degli ultimi anni abbiamo modificato il territorio come non siamo stati capaci di fare nel corso di millenni. Stiamo assistendo ad un serio impoverimento paesaggistico che sta distruggendo buona parte dell’essenza dei paesaggi agricoli, montani e litoranei. Non sono esenti nemmeno i paesaggi urbani deturpati da tante, troppe, superfetazioni.

 

L’urbanizzazione diffusa disorganizzata e disordinata ha eliminato la logica territoriale.

I casi urbanistici di Ragusa e Modica sono casi da “letteratura”, sono i più sintomatici ed emblematici di cosa sia stata e sia  la “via istituzionale” alla distruzione di territorio e paesaggio.

 

Tutto ciò che sta avvenendo in c.da beneventano che porta da Modica ad Ispica è semplicemente allucinante (e stranizza, anche in rapporto alla recentissima sentenza della Corte di Cassazione n. 9369 del 9 marzo 2012 citata più volte da Legambiente) come accanto a bellissime masserie, è possibile rovinarsi la “vista” assistendo a scavi enormi e cemento a tonnellate. Ieri, giorno di Pasquetta non si poteva non notare che in quel tratto, dall’incrocio di Beneventano ad Ispica, sta nascendo quasi una città. Nell’indifferenza di tutti, così, nel mezzo dei muri a secco e delle masserie, vi sono enormi e brutti filari di plinti e trave rovesce in attesa di innalzare, dall’oggi al domani, i pilastri. Un obbrobrio, diviso tra Comune di Modica e, probabilmente, di Ispica. Tutte le associazioni ambientaliste, a cominciare da “stopalconsumodelterritorio” di Ragusa a Legambiente a Italia Nostra, hanno denunciato in queste settimane diversi casi di cementificazione in luoghi paesaggisticamente tutelati dal piano. A Ragusa assistiamo, sparsi nelle campagna, a capannoni che ospitavano “mercatoni” e industrie oggi abbandonate, ed ora le costruzioni vengono realizzate addirittura dentro Cava Misericordia, tra i siti naturalistici più rilevanti della provincia di Ragusa, con vista su Ragusa Ibla. Ciò a dimostrazione che non ci si ferma più dinanzi a nessun vincolo paesaggistico e naturalistico. Nel resto del mondo civile a cominciare dall’Europa stessa che nel 2000 ha sottoscritto la Convenzione Europea sul paesaggio prevedendo obblighi agli Stati e sancendo il riconoscimento giuridico del paesaggio, lo sviluppo si imposta a partire dalla valorizzazione del paesaggio e non dalla distruzione di paesaggio e molti dimenticano che l’attuale crisi economica mondiale deriva dai crack immobiliari. Qualche anno fa, su iniziativa del nostro gruppo consiliare alla Provincia di Ragusa, venne organizzato dalla quarta commissione consiliare un Convegno Nazionale sul PAESAGGIO e le domande erano : “di chi è il paesaggio ? “, “ha valore il paesaggio ?”. I cittadini della Provincia non hanno ancora dato risposte e i loro rappresentanti istituzionali la stanno dando con gli scempi denunciati !

 

Ragusa, 10 aprile 2012

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