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L’IdV: “Il Governo langue sull’Agricoltura”

“Governo langue su promozione delle produzioni italiane”

“Siamo lieti che il Governo abbia accolto il nostro ordine del giorno
impegnandosi maggiormente sul piano dei controlli e della sicurezza
volti a garantire una maggiore qualità dei prodotti importati, una
maggiore tutela delle produzioni Italiane e ad evitare rischi di
contraffazione. E’ inaccettabile però che, allo stesso tempo, si
proroghi di un anno, e cioè fino al 2012, il compito attribuito al
Dicastero agricolo, per il triennio 2009-2011, di promuovere le
iniziative necessarie per assicurare la qualità delle produzioni e dei
prodotti immessi nel territorio nazionale”.  Lo afferma Ignazio
Messina, deputato IdV in Commissione Finanze e Responsabile Nazionale
Dipartimento IdV Agricoltura e Pesca commentando i lavori d’Aula sul
decreto Milleproroghe.

“E’ un atteggiamento attendista che non possiamo permetterci in questo
momento difficile per il nostro settore agricolo. Inoltre –aggiunge
Messina-  considerato l’accordo recentemente approvato tra l’Unione
europea ed il Marocco sulla liberalizzazione dei prodotti agricoli e
della pesca che rischia di penalizzare fortemente l’agricoltura
italiana e tutte le colture euro-mediterranee, è sempre più urgente
che il Governo dia maggiore priorità agli interessi dei nostri
produttori locali che faticano a competere sul mercato e a reggere
l’urto della concorrenza delle economie emergenti”.

Prosegue il deputato: “Chiediamo che il Governo proceda
all’emanazione dei decreti interministeriali previsti dalla legge n. 4
del 2011 in tema di etichettatura di origine obbligatoria, battendosi
se necessario, anche a livello europeo per promuovere e tutelare le
nostre produzioni con maggiore coraggio”. “E’ ora che il Governo
Monti, forte della sua credibilità internazionale, faccia scuola nel
settore delle politiche agricole perché –conclude Messina –
l’eccellenza delle produzioni italiane, riconosciuta a livello
internazionale, deve essere tutelata con indirizzi di politica
agroindustriale che dobbiamo saper imporre a livello europeo”.

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