Del nostro lungo progetto posso dire molte cose, ma per lo più vi annoierei.
Abbiamo condotto una lunga battaglia, spesso contro i nostri limiti. Abbiamo dovuto confrontarci con situazioni inattese e con un muro di gomma, fatto dai media locali e dalle cattive abitudini dei politici nei confronti dell’informazione.
Ricordo le due conferenze cui partecipò Giacomo Pisani, nostro direttore responsabile e il suo stupore nel conoscere la situazione di quest’isola, irredimibile. Il silenzio nel constatare che i buoni risultati ottenuti sul web non corrispondevano alla viva partecipazione.
Siamo arrivati anche a 6000 visualizzazioni mensili, che è buono, quando si può aggiornare il sito solo una volta al mese. Ma questi risultati non sono nient’altro che un punto di partenza.
Poi il resto sono storie vecchie. La difficilissima opera di convincimento, di psicostasìa. La certezza di vivere in un mondo dove la responsabilità non è un valore.
Ma ci sono cose più importanti. E qui colgo l’occasione per ricordare Stefania Noce, attivista siciliana, secondo molti, assassinata da quella che chiamiamo mentalità maschilista.
Vi lasciamo con un numero particolare, quello di chiusura del progetto europeo “Generazione Zero Sicilia”. Abbiamo sorprese in serbo per voi.
Giulio Pitroso
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