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Diario Parigino: La città dell’arte per i giovani

Una delle sorprese più piacevoli della capitale francese è stato il venire adiario parigi conoscenza della gratuità degli ingressi in tutti i musei, per i cittadini europei (e cinesi) fino ai 26 anni.
Qualcosa che per uno studente meridionale può suonare come un sogno, qualcosa che non si è nemmeno in grado di immaginare, ma che per i francesi è praticamente la normalità, qualcosa di scontato, che non necessita della minima riflessione, ma semplicemente è.

E così ecco che un universitario può concedersi dei momenti di svago “culturale” in qualsiasi punto della città ed in svariate forme di espressione, principalmente figurative, e vedere personificate  concezioni e tecniche artistiche di fronte ai propri occhi; rievocando le reminiscenze del liceo, o addirittura delle medie, apprezzandole ancora di più di quando erano semplicemente stampate in bidimensionale sulle pagine dei libri scolastici, sminuite di tutta la loro forza sensibile.

Di gran lunga il più famoso e importante di questi luoghi è il Musée du Louvre, dove è raccolta una quantità impressionante di pezzi di storia umana dal neolitico al 1900: ciò che colpisce è innanzitutto la quantità dei documenti che investe la vista con un ingorgo di sensazioni, dati, impressioni incalcolabile.
Citare tutte le opere degne di nota sarebbe impossibile (anche perché non ho intenzione di scriverne la guida turistica) ma sicuramente è importante non ridurre il prestigio del Louvre alla sola presenza della Gioconda e di Amore e Psiche, il cui valore è indiscusso ma che rappresentano ormai una marchio commerciale; in quanto italiano l’emozione più grande mi ha attraversato percorrendo i lunghi corridoi della pittura e della scultura italiana dal Rinascimento al XVIII° secolo: Cimabue, Giotto, Piero della Francesca, Leonardo, Canova, Michelangelo…elencarli rievoca la stessa sensazione di ingorgo sensoriale che colpisce l’osservatore iniziato.
Un altro luogo, che rievoca la stessa atmosfera del Louvre è il “Musée d’Orsay”, fu stazione D’Orsay tra la fine dell’800 e gli inizi del ‘900, convertito in Museo Nazionale.

Parigi è anche una delle capitali europee che possiede un Pantheon, in compagnia solo di Roma e Londra; è possibile attraversare tutte le vicende politiche della storia francese moderna attraverso la rievocazione dei nomi dei “Panteonizzati”; davvero una bella sensazione, per un primo approccio alla città.
Come non citare poi la splendida Notre Dame, dove vedere dal vivo l’altare sul quale Napoleone venne incoronato Imperatore, o meglio si auto-incoronò (visto che tolse dalle mani di Pio VII la corona imperiale prima di calzarla sul capo) e allo stesso tempo ripercorrere i fili della fantasia di Victor Hugo.
In proposito, ho particolarmente apprezzato la residenza parigina del suddetto scrittore francese, a Place de Voges nel 3° arrondissement, dove sono stato colpito in particolare dall’altezza del tavolo da lavoro di Hugo, motivata dalla sua abitudine a scrivere in piedi.

Come si può vedere è impossibile rendere conto di tutto ciò che si può e si dovrebbe visitare a Parigi, c’è ancora un numero sterminato di musei e centri culturali come il Musée des beax-arts del Petit Palais, il Centre “G. Pompidou”, il Musée de Cluny, il Musée “Rodin”, il Musée des Arts et Métiers…praticamente è impossibile ricordarli e citarli tutti in un semplice elenco.
Tutti questi segreti ed altri ancora possono essere scoperti in maniera completamente gratuita.
In effetti, dopo questa esperienza, non stupisce più che in un Paese in cui il Welfare è stato sempre considerato in maniera accurata la cultura sia a disposizione di tutti.

 

 

One Comment

  1. Ciccio Ciccio 21/02/2012

    Ciao,
    a Londra i musei sono sempre gratuiti per tutti i cittadini del mondo di tutte le età.

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