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Generazione chiede, Orlando risponde

Di Fabrizio Iacono e Vincenzo Gustella

Venerdì 1 Aprile sono stati presenti a Ragusa Epifani e, in luogo di Di Pietro, Orlando. Abbiamo approfittato dell’occasione per chiedere delucidazioni all’Onorevole sul Referendum.

L’Onorevole Orlando:<<Ecco perché votare si al Referendum>>
L’On. ci espone le sue motivazioni per cui votare si al referendum del 12 e 13 Giugno 2011
Giorno 1° Aprile nella sala congressi del Mediterraneo Palace si è tenuto un incontro con alcuni esponenti locali e nazionali dell’Italia dei Valori (IdV) per sostenere la candidatura a sindaco alle elezioni amministrative del 29-30/05/11 di Sergio Guastella.
Centrale è stato l’intervento dell’On. Leoluca Orlando (IdV), il quale ha manifestato l’appoggio a Guastella anche in nome dell’On. Antonio Di Pietro. Anche il leader del partito, infatti, avrebbe dovuto partecipare all’incontro ma è stato trattenuto nella capitale da urgenti impegni politici.
Duri gli attacchi del portavoce del partito Orlando al governo e alla maggioranza per i recenti comportamenti assunti in Parlamento e per le proposte di legge presentate ultimamente (riforma della giustizia in primis) .
Alla fine dell’incontro l’On. ci ha concesso qualche minuto esponendoci le motivazioni per cui è fondamentale, secondo le linee del partito, votare si al referendum di giugno per abrogare le proposte del governo sugli impianti nucleari, la privatizzazione dell’acqua e il legittimo impedimento.leoluca orlando
No al nucleare perché:
• non si conoscono le modalità né i tempi di smaltimento delle scorie radioattive
• è un grave pericolo per la salute
• dovrebbe essere impiantato in Italia, che è un territorio ad alto rischio sismico
• si andrebbe incontro alla monopolizzazione dell’energia
• la costruzione delle centrali implica tempi estremamente lunghi (decine di anni), quando l’impianto risulterebbe già obsoleto.
• È una spesa ingente e al contempo inutile visti i tempi molto ristretti di esaurimento della fonte primaria, l’Uranio impoverito.
No alla privatizzazione dell’acqua perché:
• l’acqua è innanzitutto un diritto, appartiene dunque alla collettività
• non è un bene di consumo e non può quindi appartenere ad un ente privato che ne trae personale beneficio
• affidandone l’esercizio ad un ente privato si rischia la monopolizzazione di un diritto
No al legittimo impedimento perché:
• è necessario che sia garantita a tutti eguale possibilità di difesa in sede processuale
• sarebbe l’ennesima legge “ad personam” che favorirebbe solamente il nostro premier, a svantaggio della comunità tutta.
L’onorevole conclude ribattendo ai tre No con tre Si: “Alle fonti rinnovabili, all’acqua pubblica e all’uguaglianza!”

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