Non appena giriamo l’angolo verso Calle Lunga Santa Maria Formosa, notiamo un tesoro all’interno di un cortiletto. “Welcome to the most beautiful library in the world” recita un cartello di plastica scritto a mano. Avevo sentito parlare in vari articoli della libreria “Acqua Alta” di Venezia, ma vederla con i miei stessi occhi è stato diverso. Appena entrati all’interno, la nostra attenzione viene subito catturata da un gatto nero che, seduto sopra il davanzale della cassa, sgranocchia alcuni croccantini da una ciotola. Una signora giovane, mora, è indaffarata a rispondere alle richieste dei suoi clienti, i quali cercano libri di tutti i tipi: arte, architettura, letteratura e tanto altro.
Al centro della libreria c’è una enorme gondola, piena di libri e testi su Venezia, che guida il lettore per tutto il corridoio sino ad una porta sul retro, la quale si affaccia su un muretto. In questo, piccolo spazio chiuso ci sono centinaia di libri, rovinati dal sole, dall’acqua e dal vento. Accatastati uno sopra l’altro formano una scalinata, sopra la quale i turisti si apprestano a fare le foto. Salendo questi gradini fatti “letteralmente” da libri ed enciclopedie, ci si affaccia al di là del muro e la vista che troviamo è quella tipica di Venezia: un canale attraversato da ponti, gondole e un via vai continuo di turisti.
Torniamo all’interno della libreria, che è molto più grande di quanto pensassimo. A destra e sinistra del corridoio centrale (attraversato dalla gondola piena di libri) si ramificano altre stanze, ognuna più suggestiva e caratteristica dell’altra. Stanze piene di libri e scaffali: c’è il reparto biografie, il reparto storico, quello artistico, quello dei poster, delle vignette e delle fotografie. Una di queste sale si affaccia verso un cortiletto stretto e piccolo le cui mura sono formate, anche qui, da centinaia di libri disposti su una decina di pile. Al centro, un tavolino e due sedie completano questo quadro magnifico. L’altra stanza invece, si affaccia direttamente sul verde petrolio dell’acqua, qui c’è una gondola adagiata sul canaletto, in cui i turisti possono farsi le foto. È in questa stanza che riesco a trovare un ricordo da portarmi con me per sempre. È un libro di Enzo Biagi, s’intitola “Racconto di un secolo. Gli uomini e le donne protagonisti del Novecento”. È stato stampato nel 1999, una sorta di diario di incontri, di appunti e di memorie che riguardano i personaggi più influenti del secolo scorso. Il primo paragrafo è dedicato a Konrad Adenauer, poi ci sono Kruscev, Churchill, De Gasperi, De Gaulle, Gheddafi, Kennedy. Ma non solo personaggi politici, infatti, c’è anche un paragrafo dedicato a Buscetta, un altro a Martin Luther King, ai Beatles a Fellini e tanti altri personaggi che hanno plasmato musicalmente e culturalmente il Novecento.
Dopo aver scattato foto a non finire, paghiamo il libro e ce ne andiamo. Mi giro a riguardare quell’insegna scritta a mano su quel cartello di plastica, con la sensazione di aver trovato un angolo di paradiso culturale. Una libreria che odora di carta e di inchiostro, dove ci sono migliaia di testi, adagiati alla rinfusa, ma è proprio questo dettaglio che completa questa libreria così caratteristica e unica.
Questo è un luogo che ci ricorda ancora una volta quanto è potente e importante il valore della lettura, soprattutto in un Paese in cui soltanto il 40,5% della popolazione (dati aggiornati al 2016) legge almeno un libro all’anno.
Youssef Hassan Holgado
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