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6 giugno giornata nazionale della dignità e per il reddito

Sabato 6 giugno “Libera, associazioni, nomi e numeri contro le mafie” e il Gruppo Abele celebreranno insieme alle realtà sociali e studentesche la giornata nazionale della dignità e per il reddito. In oltre 150 piazze, dal Nord al Sud, saranno organizzati banchetti, iniziative, feste per raccogliere le firme per l’istituzione del reddito minimo o reddito di cittadinanza contro la povertà e le diseguaglianze e per contrastare le mafie.
La povertà è la peggiore delle malattie in senso sociale, economico, ambientale e sanitario, che colpiscono il paese. E’ necessario per questo rimettere lotta alle povertà e welfare al centro dell’agenda politica per costruire una risposta a problemi che riguardano la dignità e la libertà delle persone, di fronte alle diseguaglianze che aumentano, a una povertà fuori controllo, con milioni di cittadini coinvolti, una crisi economica che vede il rafforzamento dell’economia criminale e del potere delle mafie.  Libera e il Gruppo Abele, il 14 marzo scorso, hanno dato il via alla campagna “100 giorni per un reddito di dignità”, contro la povertà e le mafie per chiedere al Parlamento di prendere una decisione importante, una misura prevista già da tutti i paesi europei, con l’esclusione di Italia, Grecia e Bulgaria. I numeri sono drammatici: dal 2008 al 2014 la crisi in Italia secondo i dati Istat, ha raddoppiato e quasi triplicato i numeri della povertà relativa ed assoluta. Sono infatti 10 milioni quelli in povertà relativa, il 16,6% della popolazione complessiva, ed oltre 6 milioni, il 9,9% della popolazione, in povertà assoluta. Il Reddito Minimo o di Cittadinanza è un supporto al reddito che garantisce una rete di sicurezza per coloro che non possono lavorare o accedere ad un lavoro in grado di garantire un reddito dignitoso o non possono accedere ai sistemi di sicurezza sociale (ammortizzatori socio-economici) perché li hanno esauriti (esodati, mobilità) o non ne hanno titolo o vi accedono in misura tale da non superare la soglia di rischio di povertà. Il Reddito Minimo o di Cittadinanza, è anche uno strumento fondamentale di contrasto alle mafie in una fase di grave crisi e di aumento della povertà e delle diseguaglianze sociali, perché toglie ossigeno a chi sfrutta il bisogno di lavoro trasformandolo in ricatto economico, per alimentare circuiti criminali che approfittano della povertà o per fare dei posti di lavoro merce per il voto di scambio. A tal proposito è importante citare quanto emerge da una indagine della Coldiretti secondo la quale il 61% dei disoccupati è disposto ad accettare un posto di lavoro in una attività riconducibile alla criminalità organizzata.
Non c’è bisogno di misure assistenziali né possiamo immaginare che il reddito di cittadinanza, o reddito minimo garantito, sia la soluzione del problema. E’, però, una misura indispensabile nel breve periodo per contrastare la povertà assoluta, l’esclusione sociale e il ricatto delle mafie.

Anche a Ragusa sabato 6 giugno, dalle 10 alle 12,30, presso il centro commerciale “Le Masserie” il coordinamento provinciale di Libera allestirà un banchetto dove sarà possibile informarsi e firmare per la campagna “100 giorni per un reddito di dignità”. La raccolta firme continua anche sul sito web www.campagnareddito.eu.

 

Ragusa, 04/06/15

 Libera, coordinamento provinciale

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