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Enrico Letta e l’ombra dei poteri forti

Il Premier, lo zio e gli americani

Finalmente i parlamentari si sono decisi. Il Paese non ce la faceva più a restare senza un Presidente della Repubblica e senza un Primo ministro. Napolitano, com’è noto, ha traslocato nuovamente verso il palazzo del Quirinale, mentre a Palazzo Chigi si è stabilito Enrico Letta: classe ’66, viso pulito, tono pacato, ma siamo sicuri che sia tutto rose e fiori? Chi è Enrico Letta e perché è stato scelto come Capo del Governo? Spendiamo due parole sul cognome: Letta è un cognome già sentito negli ambienti istituzionali, infatti, scorrendo il dito sul registro parlamentare scopriamo che lo zio del nuovo Premier, è proprio lo stesso Gianni Letta segretario fedelissimo di Berlusconi e consigliere riservatissimo per gli affari più delicati di cui la Penisola è stata protagonista negli ultimi vent’anni. Gianni Letta è anche fondatore dell’Aspen Istitute Italia, la succursale dell’istituto Aspen, organizzazione fondata negli anni ’50 negli USA e considerata una ramificazione del ben più conosciuto Club Bilderberg, ma su ciò ritorneremo dopo. L’Aspen Istitute Italia annovera tra i suoi membri alcuni tra i più celebri personaggi del mondo industriale, giornalistico e politico, ed Enrico Letta ne è attualmente il vicepresidente. Già il fatto stesso che un politico appartenga ad un’organizzazione privata, finanziata da una delle persone più potenti al mondo (David Rockefeller) e a cui appartengono membri di fazioni politiche differenti (Mario Monti, Franco Frattini, Giulio Tremonti) dovrebbe far storcere il naso, tanto più che l’organizzazione stessa si esprima così: “Il ‘metodo Aspen’ privilegia il confronto ed il dibattito ‘a porte chiuse’, favorisce le relazioni interpersonali e consente un effettivo aggiornamento dei temi in discussione. Attorno al tavolo Aspen discutono leader del mondo industriale, economico, finanziario, politico, sociale e culturale in condizioni di assoluta riservatezza e di libertà espressiva”. Roba da Grand Oriente d’Italia.

Monti e Letta: due facce della stessa medaglia

La lista degli istituti non governativi, i cosiddetti Think Tank, a cui il neo-Premier è affiliato non finisce qui, infatti, nel verbale della Commissione Trilaterale del novembre 2012, tra gli appartenenti alla sezione europea, spicca il nome di Enrico Letta. La Commissione Trilaterale, o più semplicemente Trilaterale, è un istituto di studi politici, a carattere non governativo, fondato negli anni ’70 da un noto privato cittadino, il già citato David Rockefeller. Daniel Estulin, nel suo best seller “Il Club Bilderberg” cita diverse volte l’organizzazione e il suo fondatore, specificando come “gli individui più potenti che appartengono alla Commissione Trilaterale condividono tutti una filosofia antinazionalista e operano contro le forze nazionali dei vari Paesi, che cercano di contrastare a loro influenza”. Dato assolutamente da non trascurare se si pensa che gli ultimi due Presidenti della sezione europea (la Trilaterale opera in tre aree differenti: America, Europa, Asia, ndr), Mario Monti e Jean-Claude Trichet siano stati rispettivamente l’uno il Presidente del Consiglio italiano e l’altro il Presidente della BCE.
Abbiamo già accennato a come il Club Bilderberg abbia influenzato l’attività politica di Letta, tant’è che tra i pochi italiani partecipanti alla conferenza del 2012, tenutasi presso Chantilly, negli USA, spicchi proprio il suo nome, ma che funzione ha il Club Bilderberg? Brevemente, il Gruppo, fondato negli anni ’50 in Olanda, si riunisce annualmente tramite un incontro informale, al quale partecipano i rappresentanti delle elitè finanziarie, politiche e mediatiche mondiali. La particolarità del Club sta non solo nella segretezza con cui agisce, visto che la conferenza è chiusa al pubblico e ai giornalisti, ma soprattutto nel numero ristretto di affiliati, i quali sono liberi di pilotare qualsivoglia operazione finanziaria, politica o militare senza che nessuno ne venga a conoscenza (è una coincidenza che uomini politici da Kissinger a Prodi a Monti abbiano partecipato a numerose conferenze del genere?). Un altro aspetto da non sottovalutare è l’estrema ramificazione del Bilderberg nelle decine di organizzazioni, istituti e gruppi apolitici, come l’Aspen Istitute o la Trilaterale e la sua presenza nei gruppi dirigenziali delle maggiori banche internazionali, dalla BCE alla Federal reserve, dalla Goldman Sachs alla Chase Manhattan Bank.
Se nel Novembre del 2011 il Presidente della Repubblica Napolitano nominava Presidente del Consiglio Monti, uomo della Trilaterale, dell’Aspen Istitute e del Bilderberg, appoggiato in Parlamento dalle forze di centro-sinistra, di centro e di centro-destra. Ora, a distanza di un anno e mezzo, lo stesso Napolitano affida l’incarico a Letta, uomo della Trilaterale, dell’Aspen Istitute e del Bilderberg, appoggiato in Parlamento da centro-sinistra, centro e centro-destra. Tomasi di Lampedusa aveva visto bene.

 

Giuseppe Cugnata

 

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