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La lettera di un elettore a Claudio Fava

Riceviamo e pubblichiamo questa lettera, che da voce a un elettore della Sinistra siciliana. La redazione non si assume la responsabilità dei contenuti, volendo offrire ai propri lettori uno spaccato dal basso della politica e avendo constatato che non vi siano termini ingiuriosi o diffamazione contro alcuno, ma espressione dell’opinione politica di un cittadino.

 

Caro Claudio,

Ti scrivo questa lettera (permettendomi di darti del tu) perché seguo la tua vita politica qui da Ragusa (la provincia cosiddetta babba) sin dai tempi della Rete e sono convinto che, nella selva delle candidature alla presidenza della Regione, la tua sia quella che da un segnale di discontinuità chiaro e preciso.

Senza alcuna velatura critica ho notato che, purtroppo ad oggi, questa campagna elettorale è stata condotta più sui binari dello scontro che su quelli del confronto programmatico. In questo ultimo mese di campagna elettorale occorre fare uno sforzo, uno scatto che permetta al progetto di penetrare dentro le case dei cittadini siciliani e porti Te alla presidenza della Regione Sicilia

Il punto di partenza è che c’è bisogno di una Sinistra che faccia la Sinistra e che una volta al Governo (a qualunque livello) porti avanti quanto sostenuto in campagna elettorale, senza farsi snervare dalla tutela dell’incarico di governo o dalla mediazione a tutti i costi.

Ci sono delle tematiche cui la Sinistra non può arretrare di un millimetro e senza dubbio una di queste è quella dei beni comuni. Bene comune non è un’astrattezza, ma il punto da cui l’azione di governo della Sinistra si deve ispirare.

La gestione del servizio idrico, la gestione dei servizi pubblici (rifiuti su tutti), la tutela del patrimonio di questa terra al fianco dei movimenti No Muos, No Triv.

Da semplice appartenente al popolo della sinistra, quello che ha esultato in piazza un anno fa per i referendum sull’acqua pubblica e sulla gestione dei servizi pubblici, mi preme sottolineare le  contraddizioni con le quali, purtroppo, si deve convivere a causa di qualche dirigente di partito ragusano attempato e con le idee poco chiare.

Vittoria e Pozzallo sono due roccaforti di SEL, in cui il tuo partito ha avuto (nel primo caso) e ha (nel secondo) ruoli amministrativi importantissimi.

A Vittoria si è assistito al tentativo di privatizzazione del ciclo dei rifiuti, portato avanti per un anno proprio da esponenti di spicco di SEL (Garofalo, Cilia), i quali in campagna elettorale criticavano aspramente la gestione fallimentare dell’ATO ambiente Ragusa, salvo poi ricevute le deleghe assessoriali portare avanti la  dismissione della municipalizzata  e approvare un bando lacrime e sangue per i cittadini e i lavoratori e di lauto profitto per il privato.

Fortunatamente la Regione ha bloccato questo scempio e la sentenza della Corte Costituzionale 199/2012 apre nuovi scenari.

La gestione dei rifiuti è cosa seria, su cui la Sinistra non può assolutamente accettare posizioni contraddittorie né può farsi portavoce di comportamenti politici antitetici all’idea di bene comune, considerando che il privato in Provincia di Ragusa e in Sicilia sappiamo bene cosa esprime, basti fare una ricerca su qualche motore di ricerca su Busso / Puccia / GeoAmbiente etc etc per capire l’errore che si sta commettendo.

A Pozzallo invece dopo una bellissima campagna elettorale che ha visto SEL eleggere ben 5  consiglieri comunali ed esprimere un assessore nella giunta comunale di Luigi Ammatuna, oggi lo stesso apre, senza mezzi termini  alla realizzazione della piattaforma petrolifera Vega B, ritirando l’adesione del Comune al manifesto antitrivelle di Greenpeace. Il tutto viene giustificato da indubbiericadute occupazionali (25 posti di lavoro in più) che non tengono conto dell’interdizione di altri 43 kmq delle aree di pesca, oltre al rischio di disastri ambientali.

Purtroppo il Sindaco ha gettato la maschera ed ha fatto vedere il suo vero progetto che non è dissimile a quello portato avanti cinque anni, quando era il candidato di Forza Italia di Leontini, dell’UDC di Peppe Drago e dell’MPA di Riccardo Minardo.

Occorre dirlo chiaramente in ogni piazza, in ogni dibattito, in ogni incontro la tutela dei beni comuni è un tema fondamentale e su questo bisogna superare le contraddizioni che, purtroppo, anche il tuo partito vive.

Con stima. Alberto M. (dal popolo della sinistra)

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