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Manifestazione Niscemi 7, 8 e 9 settembre 2012

Era il 4 aprile del 1982, quando a Comiso, si radunò una manifestazione di almeno centomila persone, provenienti da tutta Italia e persino da alcune parti d’Europa, per far sì che venisse smilitarizzato l’aeroporto Magliocco. Trent’anni dopo, l’autoritaria voce degli USA, si fa risentire in Sicilia tramite l’istallazione di una stazione satellitare (il MUOS) a Niscemi; regolerà tutte le informazioni e le comunicazioni del reparto bellico americano. Ancora una volta, trent’anni dopo, si fa sentire sempre più forte, l’indignazione di una parte del popolo siciliano e di quello italiano, nei confronti dell’imperialismo americano in primo luogo, e della militarizzazione. Sono, com’è ormai prassi,  direttamente i Siciliani a pagarne le conseguenze, innanzitutto in termini di salute, visto che la stazione Muos trasmetterà onde ad altissima frequenza e anche in termini di servizi, visto che le antenne, renderanno praticamente inutilizzabile il nuovo aeroporto di Comiso, tra l’altro non ancora in funzione.  Da mesi, i comitati No Muos, regionali hanno intrapreso una forte battaglia sia mediatica, che fisica, attraverso raccolte di firme e manifestazioni. Il 7, 8 e 9 settembre 2012 si terrà, a Niscemi, una grossa manifestazione che vedrà coinvolti  tutti i comitati regionali del No Muos. L’esperienza è una replica della precedente tre giorni del 29 aprile.
Durante la manifestazione, della durata di 3 giorni, oltre a spettacoli musicali e intrattenimenti di vario genere, si terrà l’assemblea regionale dei comitati No Muos. In aggiunta allo smantellamento della stazione nella zona di Niscemi, tramite la rimozione delle 41 antenne NRTF, i punti dell’assemblea, riguarderanno pure la completa smilitarizzazione dell’aeroporto militare di Sigonella, divenuto ormai la capitale mondiale dei droni e  la conversione dello stesso in aeroporto civile, il completo taglio delle spese militari per le guerre neo-coloniali.

 

Sebastiano Cugnata

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