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Attacco a I Siciliani Giovani

L’intimidazione a Riccardo Orioles

Riccardo Orioles, a cui va la solidarietà di Ossigeno per l’Informazione, è un noto giornalista. E’ lo storico redattore capo della rivista I siciliani, il collaboratore più diretto di Giuseppe Fava, assassinato a Catania il 5 gennaio 1984. Un anno fa Orioles ha fondato il mensile online I Siciliani giovani, un piccolo giornale che con pochissime risorse, sulle orme della storica testata che all’inizio degli anni Ottanta pubblicò clamorose inchieste sulla presenza della mafia negli affari di Catania, pubblica inchieste sul malaffare e notizie sulle attività dell’antimafia sociale

giornalista
il giornalista Riccardo Orioles

Così Ossigeno per l’informazione scrive sul profilo del direttore de I Siciliani Giovani, sbagliando sulle dimensioni del giornale, che è, sì, privo di risorse, ma non di certo piccolo, perché costituito da forze provenienti da tutta Italia. Poi, è chiaro ai più che I Siciliani non si fermò certo alla sola Catania, quando raccontò le storie di vita che tanto lo caratterizzarono. Che poi I Siciliani Giovani sia un giornale che pubblica inchieste sul malaffare e notizie sull’attività dell’antimafia sociale è molto riduttivo, perché è un giornale popolare, che racconta molto di più di questo.
Il 28 agosto, Orioles era uscito di casa per pranzo; tornato a casa, ha trovato segni di perquisizione. La serratura Yale non era stata chiusa a doppia mandata, per cui la vulnerabilità del domicilio era alta. Alcuni documenti sono stati ordinatamente lasciati in bella vista: forse un chiaro messaggio di minaccia. «Chi è entrato ha rovistato, ha trovato due portafogli e un porta documenti, li ha aperti e li ha lasciate in bella evidenza su un tavolo, col rispettivo contenuto (documenti e soldi) posati ordinatamente accanto. Non è stato toccato niente altro. In particolare i miei computer non sono stati toccati». Il giornalista ha sporto regolare denuncia.

 

Legami tra la querela e l’intimidazione?

Questo atto intimidatorio segue l’attacco a I Siciliani Giovani da parte del Comune di Falcone, in provincia di Messina, che ha querelato Antonio Mazzeo. Il giornalista messinese aveva scritto una lunga inchiesta sulle infiltrazioni mafiose nel territorio locale, danneggiando, secondo i querelanti, l’immagine del luogo e le sue potenzialità nel settore turistico. Con una lettera del 30 agosto, il primo cittadino ha cercato di aggiustare il tiro, forse per via del numero di attestati di solidarietà giunti a Mazzeo.

Dato non trascurabile è il luogo di residenza di Riccardo Orioles, Milazzo, in provincia di Messina, la stessa del comune di Falcone. Questo potrebbe portare a ipotizzare un collegamento tra l’intimidazione e la querela, specie se si pensa che finora il giornale non aveva subito querele o atti intimidatori. E’ vero, però, che la testata ha pubblicato inchieste pesanti solo di recente, a un anno dalla sua nascita, anche a seguito della costituzione di un’associazione che ne divenisse l’editore, finora identificato nel G.A.P.A., lo storico centro d’attivismo catanese di San Cristoforo.

Giulio Pitroso

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