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Un’altra minaccia a Paolo Pavia

Innanzi tutto comunichiamo il nostro totale sostegno e solidarietà a Paolo Pavia ns responsabile dipartimento università per l’ennesima lettera minatoria che gli è stata recapitata nell’indirizzo privato. Lettera inquietante per le modalità e per il contenuto ma anche ulteriore stimolo a continuare e con più determinazione a condurre la nostra azione tesa ad avere una estesa e strategica presenza universitaria nel territorio. Verso i cretini che inviano minacce in forma anonima l’unica via riteniamo che sia, oltre quella naturale per nascita che li ha resi disgraziati, quella giudiziaria-investigativa e bene ha fatto Pavia a denunciare alla Procura la minaccia ricevuta. Auspichiamo che prima possibile si faccia chiarezza e si individui il cretino o i cretini che stanno dietro a questo intollerabile gesto.
Torniamo adesso alla triste quotidianeità dell’università a Ragusa. Ciò al quale stiamo assistendo in questi giorni è esattamente ciò che Italia dei Valori aveva prefigurato ed illustrato con dovizia di particolari e materiale documentale in tempi non sospetti e in  innumerevoli conferenze stampa.
La classe politica dominante ha commesso errori su errori a cominciare dala nomina del super cda del consorzio universitario e non ha rispettato nemmeno gli impegni assunti nella convenzione del 21 giugno 2010 (anche nell’attribuzione dell’aggettivo ‘scellerata’ avevamo avuto ragione) e tutto ciò  ha portato al non inserimento del primo anno nel manifesto degli studi di quest’ anno. Il direttore generale dell’Università nella nota inviata l’8 agosto scorso dice, già in premessa,  che “la necessità di addivenire ad un ulteriore accordo transattivo…. scaturisce esclusivamente dalla riconosciuta inadempienza da parte degli enti ragusani..” e il Rettore conferma in interviste pubbliche la motivazione, peraltro facilmente intuibile, delle difficoltà dei rapporti tra Consorzio e Università. Dinanzi a fatti palesi rimaniamo basiti quando il Commissario liquidatore della provincia punta l’indice sul “rappresentante degli studenti” Pavia tacciando di “inopportunità” i suoi interventi. Pavia ha detto che la previsione di 150.000 euro per l’Università da parte della provincia anzichè del 1.500.000 euro previsti nell’accordo era causa di difficoltà per la ricomposizione dei rapporti cui-università. Pavia ha detto la verità così come verità dei fatti impone di ricordare come  l’allora Consigliere Provinciale Giovanni Iacono in sede di bilancio 2011 alla provincia si oppose strenuamente alla riduzione delle somme per l’univesità operata dal Consiglio Provinciale ed anche in quella circostanza poi il consiglio fu costretto a tentare di “riparare” nelle variazioni di bilancio. Il Commissario Scarso invece di prendersela con Pavia che senza pensare a se stesso è da anni che si batte per la facoltà di lingue a Ragusa dica una buona volta la verità e dimostri con i fatti di essere “uomo libero” e quindi dica con quali difficoltà ha dovuto chiudere il bilancio alla provincia e dica, con conferenza stampa, una volta per tutte come ha trovato “le casse” della provincia e quali spese sono state effettuate dalla “maggioranza” in fuga alla provincia. Altrimenti diventa comodo indicare il dito e dimenticare la luna !!! Il coord. provinciale Giovanni Iacono a tal proposito dichiara :” sull’università a Ragusa diciamo ancora una volta di rimettere la “palla” al centro, di azzerare le scelte sbagliate di una classe politica incapace, irresponsabile ed incompetente e di ripartire, urgentemente, da un piano strategico per l’università con nuovi soggetti, nuovi apporti e nuove idee.”
Ufficio Stampa IdV Ragusa

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