Press "Enter" to skip to content

I Precari di nuovo di Ragusa: come da capo

Una comprensibile amarezza, dopo aver trascorso un triennio di risparmi e privazioni, per dirla in breve di “lacrime” e “sangue”, con sentimenti di preoccupazione, ma anche di speranza per il futuro, rinviando decisioni importanti, visti gli ulteriori sacrifici che vengono chiesti ancora una volta  ai dipendenti pubblici  verso politiche che non devono ulteriormente indebolire, un settore  su cui bisogna invece investire, su cui bisogna aggregare l’Italia, “la scuola pubblica  Non tocchiamo più il pubblico impiego, l’istruzione, salvaguardiamo il diritto allo studio, lavoriamo in scuole più sicure per noi e per i nostri figli. Deve essere questo lo slogan del nuovo Governo tecnico, seppur di transizione. Il futuro di questa meravigliosa Nazione, capace di rialzarsi sempre nei momenti più difficili della sua storia, passa anche attraverso queste decisioni, cancellando l’incubo di 130.000 dipendenti pubblici sacrificati, solo nella scuola,  alle logiche di risparmio e innovazione del passato Governo, seppur pressato dall’U.E. e dai Mercati internazionali. Non si può restare a casa dopo aver maturato i fatidici 24 mesi di servizio in una Graduatoria Permanente fra l’altro soggetta sempre a nuovi inserimenti dalla 3^ fascia d’istituto, che non si esaurisce mai, che non riesce a smaltire il precariato storico e che vede disapplicare sistematicamente quanto previsto dalla Direttiva  1999/70/CE recepita dall’art. 5 punto 4 bis del D.Lgs. 368/01, e che ne vieta categoricamente la disparità di trattamento tra personale con C.T.I. e personale  con C.T.D., puntualmente disapplicata per la scuola statale dal legislatore.  Ogni anno siamo costretti a rivedere un film gia visto un estate che invece dovrebbe essere momento di svago e di relax diventa puntualmente un momento di ansie di paure  ancora  meno accettabile è che si assottigliano le speranze per tutti , in provincia di Ragusa si temono ulteriori tagli a causa del dimensionamento scolastico .Meno scuole  ,infatti equivalgono a meno personale A.T.A , classi piu’ affollate e strutture meno sicure sia dal punto di vista della sicurezza  servizi amministrativi  inefficienti .Ulteriore  prova  che la battaglia dei precari riguarda tutti coloro che  come  me si ritrovano nell’assoluta incertezza di riavere  per il prossimo anno un incarico annuale , quel  incarico che se  pur annuale permettera’ di sopravvivere , qualcuno ha  anche osato dire che se anche precari siamo sempre dei privilegiati io dico che in Italia i privilegiati in questo paese sono  altri . Secondo le tabelle delle dotazioni organiche regionali, rispetto al 2011/2012 il personale ATA subira’ un taglio di 2337 unita’. Nel 2010-11 il  personale ATA era composto da 231.289 unità che sono passate a 207.123 nel 2011-12 . nel 2012/2013 sara’ composto da 204,386 unita’ . Le regioni che subiranno subiranno maggiori tagli sono la Campania con -410 unità,la Sicilia con  -316 , la Puglia con 231 unitaà in meno e il Lazio con -219. E’ giunta notizia che il Governo ha confermato la richiesta di 26.448 contratti a tempo indeterminato (21.112 docenti e 5.336 Ata ) per l’anno scolastico 2012 /2013 .Si aspetta ora il via libera finale del Ministero dell’Economia  pochi rispetto alle aspettative ma pur sempre un inizio , ovviamente se verra’ mantenuta la promessa oppure si tratta solo di un piano per tenere a bada i tanti precari che da troppo tempo aspettano risposte .Il Comitato a Difesa della Scuola Pubblica “ Ragusa “ ribadisce con assoluta Fermezza la lotta per la salvaguardia della Scuola Pubblica . Chiede la fine della Precarieta’, con le assunzioni su tutti i posti disponibili , non solo quelli di organico di diritto, ma anche quelli che si ostinano a mantenere in organico di fatto annuale . La parita’di trattamento  tra personale a tempo determinato ed indeterminato  come già i tribunali del lavoro di tutta Italia stanno sancendo,emettendo sentenze favorevoli ai precari che sono ricorsi per il diritto a percepire gli scatti di anzianita’anche pre-ruolo. Il Comitato a Difesa della Scuola Pubblica “ RAGUSA “ si riserva di intraprendere ogni azione intesa a tutelare il fabisogno di organico richiesto dalle istituzioni scolastiche operanti in provincia , si impegna inoltre, a mettere in campo qualsiasi  iniziativa di mobilitazione e di lotta per fermare il processo di sfascio e cancellazione della scuola pubblica in Sicilia .

 

 

 

Ispica  28 Luglio  2012

Pietro Aprile

Be First to Comment

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *