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Mafia, Cancellieri: il contrasto passa da comunanza di saperi, sentimenti e valori

A Palermo prende il via la terza Conferenza ‘Digesto dei casi di criminalità organizzata transnazionale’ con la partecipazione del segretario generale dell’Oipc-Interpol Ronald K. Noble. I lavori aperti dal presidente del Senato Schifani. Inaugurata la nuova ‘Sezione criminalità organizzata’ della Squadra mobile

«Nel contrasto alle mafie occorre spostare l’attenzione dalle norme agli strumenti operativi. Ma le buone norme e le buone pratiche non bastano, serve comunanza di saperi, di sentimenti e di valori». L’ha detto a Palermo il ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri giunta questa mattina, accompagnata dal capo della Polizia Manganelli, a Palazzo dei Normanni sede dell’Assemblea regionale siciliana, per prendere parte alla terza riunione della Conferenza sul ‘Digesto dei casi di criminalità organizzata transnazionale’.

All’evento anche Ronald K. Noble, segretario generale dell’Oipc-Interpol, che ieri ha reso omaggio alla stele di Capaci e poi si è recato a Corleone per testimoniare l’impegno investigativo contro Cosa nostra.

«Registro con favore la proposta del ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri di vendita dei beni confiscati alla mafia da immettere nel circuito sano» ha detto il presidente del Senato Renato Schifani aprendo i lavori coordinati dal vice capo della polizia Francesco Cirillo. «Il rischio che la mafia se ne riappropri c’è – ha aggiunto – ma uno Stato forte deve accettare la sfida e lavorare per scongiurare questo pericolo».

All’assise partecipano, tra gli altri, il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, il presidente della provincia Giovanni Avanti e numerosi rappresentanti politici, istituzionali e delle forze dell’ordine.

«La redazione di un Digesto delle buone prassi di polizia vuole essere un manuale pratico di orientamento ma anche e soprattutto uno strumento di lettura di analisi e di stimolo al cambiamento, ove occorra, anche sul fronte normativo» ha detto il ministro dell’Interno: «Non si tratta di un mero documento compilativo e di raccolta di storie e pratiche criminologiche».

Per Cancellieri il Digesto «si propone di diffondere le prassi investigative esistenti stimolando l’avvicinamento delle normative nazionali ai modelli più efficaci di contrasto». Il senso dell’iniziativa, allora, per il ministro dell’Interno è «sancire l’avvio di un percorso che è fatto di esperienze professionali condivise ma anche di colleganza civile e personale, di passioni e forza comuni. Per questo ci impegneremo a dare la massima divulgazione a tale strumento, sollecitando – ha detto ancora – la più ampia collaborazione internazionale e in particolare delle Nazioni Unite, al fine di svolgere una mirata azione di comunicazione istituzionale in tutte le sedi idonee».
«Il contrasto alla criminalità organizzata, minaccia globale – ha aggiunto il ministro – necessita di una risposta globale. La via decisiva presuppone una collaborazione internazionale energica ed efficace e la predisposizione di una legislazione internazionale adeguata».

INAUGURATA LA NUOVA ‘SEZIONE CRIMINALITÀ ORGANIZZATA’ DELLA SQUADRA MOBILE DI PALERMO

Alla presenza del ministro dell’Interno e del capo della Polizia è stata inaugurata la nuova ‘Sezione criminalità organizzata’ della Squadra mobile di Palermo, con nuovi locali accanto alla questura. «Dobbiamo tutti gratitudine alla squadra mobile di Palermo, un importante pezzo dello Stato – ha detto il ministro – ho provato una grande emozione perchè qui hanno lavorato eroi come Montana e Cassarà».

I nuovi locali della Squadra mobile sono stati realizzati nel complesso dell’ex monastero di Santa Elisabetta, fondato nella seconda metà del XVI secolo, anche con il finanziamento di Regione e Confindustria Sicilia. I nuovi locali della questura sono dotati di strumenti tecnologici avanzati. Prevista un’area dedicata agli imprenditori che vogliono denunciare il ‘pizzo’.

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