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UniCt affittasi

Grande occasione: affittasi spazio sociale/culturale presso Auditorium del monastero dei Benedettini alla vantaggiosa cifra di 500 euro. Sembra uno dei tanti annunci che passano alla televisione, nei canali locali, con i numeri in sovraimpressione, la voce rassicurante dello speaker e i prezzi sospettosamente accomodanti e, invece, non c’è trucco non c’è inganno, si tratta dell’università di Catania. Ma andiamo con ordine. Lunedì scorso l’associazione Ingegneria Fuori Campo riceve dall’Ateneo una email, nella quale veniva chiesto un pagamento di 300 euro per un banchetto che i ragazzi dell’associazione volevano posizionare nel cortile del polifunzionale.

«A questo punto noi veniamo contattati dai ragazzi e diffondiamo la notizia dei 300 euro», così Agatino La Rosa, del Movimento Studentesco Catanese, che aggiunge «quindi per chiarire meglio, il direttore amministrativo, Lucio Maggio, invia una circolare a tutti i direttori di dipartimento nella quale salta fuori il tariffario. Capiamo che la richiesta dei 300 euro faceva parte di una delibera vera e propria e, così, decidiamo di diffondere il documento e di scrivere un appello cosicché chiunque a livello locale e nazionale possa sapere della gravità della questione».

Sulla scia di questo tariffario, il mercoledì successivo, il direttore di dipartimento di Fisica viene contattato dal direttore amministrativo, il quale “fissa” il prezzo per i locali della facoltà per l’annuale festa di Fisica: 800 euro. «La storia ci viene raccontata dai ragazzi del collettivo Gatti Fisici, quindi in assemblea decidiamo di convocare la conferenza stampa, ai Benedettini, venerdì mattina e apriamo il Chiostro di Levante dei Benedettini che nel tariffario serale viene a costare 2000 euro», ci dice ancora Agatino.

Venerdì il Rettore dell’Ateneo di Catania, Antonino Recca, afferma che tutte le associazioni studentesche o sindacali avranno gli spazi gratuitamente, mentre nella mattinata dello stesso giorno il segretario nazionale della FLC CGIL firma l’appello, comunicando che l’avrebbe rigirato al ministro Profumo. «Venerdì abbiamo fatto un’occupazione simbolica e il prossimo appuntamento l’abbiamo fissato per mercoledì 13 giugno, alle 17 ai Benedettini. Noi studenti chiediamo che quanto detto dal Rettore sia ufficialmente previsto dal Cda e che venga abolito il preavviso di due mesi per quanto riguarda la domanda di concessione da inoltrare». Agatino aggiunge pure «onestamente saremmo molto più favorevoli ad un’abolizione tout court perchè le piccole associazioni no-profit (ma anche le grandi), ad esempio, non potrebbero permettersi di pagare quelle cifre per organizzare eventi di tipo culturale e sociale».

Vedremo come andrà a finire questa “strana” storia, nel frattempo ci poniamo un paio di domande: le tasse che ogni studente dell’Ateneo paga ogni anno non servono forse a coprire le spese per i servizi resi agli studenti stessi? E tra questi servizi non sono forse compresi i locali delle singole facoltà e cioè spazi sociali, luoghi di aggregazione per eventi culturali? Un’università sempre più  a pagamento?
Ringraziamo Agatino La Rosa del Movimento Studentesco Catanese per la sua disponibilità

Di Attilio Occhipinti

 

 

 

 

 

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