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“Io Minacciato dai Forconi”. Intervista a Ciro S. Titolare di un bar a Lentini.

“Io Minacciato dai Forconi”. Intervista a Ciro S. Titolare di un bar a Lentini.

Intervista a Ciro S. “ Io minacciato dai Forconi”.

Ventisei anni. Insieme al fratello gestisce un bar dentro un centro commerciale di Lentini.  Ieri come ogni giorno, ha aperto il suo bar. La protesta che da giorni sta investendo la Sicilia, è arrivata fino a dentro il suo esercizio commerciale. L’hanno “invitato” a chiudere il negozio, altrimenti “ Bruciamo u Bar “. Lui ha avuto il coraggio di denunciare l’intimidazione alla polizia. Adesso si sente solo.

 

Ciao Ciro.

Ciao Francesco. Piacere di conoscerti.

Il piacere è mio di poter parlare con una persona che ha il coraggio di rompere il muro di omertà, denunciando un atto vile, vizziato da una mentalità mafiosa. Io partirei proprio dalla bandiera della Sicilia che hai messo come foto sul tuo profilo face book. Sei orgoglioso di essere siciliano ?

Anche se non stiamo parlando di pizzo, io sono iscritto ad Addiopizzo  Ci tengo a dirlo. Sono orgoglioso di esserlo perché so’ che sono una minoranza quei delinquenti.

Per deliquenti, parli delle persone che hanno minacciato di bruciarti l’attività se non avessi chiuso?

Anche.

Chiamiamolo con il suo nome. La mentalità mafiosa non ci piace. In qualsiasi forma essa si manifesti. Quanto ti è dispiaciuto che la protesta abbia preso questa brutta piega? Se non sbaglio anche tu all’inizio partecipavi alla protesta.

Mi è dispiaciuto parecchio ,perché condivido le motivazioni della protesta,  anche se non tocca me personalmente. Non ne condivido i modi però.

Anche a Gela un tabaccaio è stato costretto con la forza a chiudere il proprio esercizio commerciale. Ci racconti cosa è successo a te ieri ?

Ho aperto regolarmente il mio bar come tutte le mattine. Verso le 9 e 30 arrivano tantissimi manifestanti, fanno irruzione e con urla da stadio ci invitano a chiudere altrimenti bruciano tutto. Noi mantenendo la calma, abbiamo chiuso tutto.

Hanno rotto qualcosa o siete arrivati alle mani ?

No no. Fortunatamente niente di tutto ciò

Diciamo che i modi con cui te l’hanno chiesto non erano per niente democratici.

Per nulla

Hai chiamato la polizia ?

 

Ho denunciato tutto alla polizia nella giornata di oggi.

Una denuncia contro ignoti. Ma erano a volto coperto ?

No, no.Erano a volto scoperto. Ma non li conosco, la maggior parte erano studenti. E poi erano troppi.

In paese ci sono stati altri episodi simili?

Eh sì…

A parte te, nessuno ha avuto il coraggio di denunciare questi avvenimenti ?

Non sò dirtelo, spero di sì sinceramente.

Le persone che hanno minacciato di incendiarti il bar, sarebbero stati capaci di farlo o ritieni solo che hanno voluto solo spaventarti ?

No, questo no. Erano solo frasi dette come allo stadio per spaventare. Niente di più. Ma in quel momento ho avuto paura perché erano tantissimi. Ed ho chiuso.

Ti confesso che anch’io avrei avuto paura. Stamattina hai aperto il tuo bar o hai la paura che tornino a minacciarti ?

Stamattina sono andato per riaprire, ma non è stato possibile dato che i cancelli del centro commerciale sono chiusi, quindi i clienti non possono entrare.

 

I cancelli sono stati chiusi dalla gestione del centro commerciale o c’è stato un blocco forzato pure lì ?

No, no. Dalla gestione oggi, per evitare problemi.

 

Credi che, essendo l’unico ad aver avuto il coraggio di denunciare questi episodi, da oggi in poi sarai emarginato o visto con “occhi particolari” dalla gente del tuo paese ?

Spero di no, ma non posso metterci la mano sul fuoco.

Qualcuno è venuto a scusarsi o manifestarti solidarietà per ciò che è successo ?

Moltissimi parenti e amici hanno dato molta solidarietà.

E i commercianti ?

Qualcuno.

Mi hai detto che sei iscritto all’Associazione Addiopizzo. Hai mai ricevuto “inviti” a pagare il pizzo ?

Non hanno mai chiesto niente…fortunatamente… a me.

Sono molte le attività commerciali nel tuo paese che fanno parte di quest’ associazione?

A Lentini nessuna.

Mi hai detto di essere d’accordo con i motivi della protesta, ma non con i modi. Tu da giovane siciliano, cosa vorresti per la tua terra ?

Vorrei la possibilità concreta di migliorare la situazione, perché mi rendo conto che siamo arrivati al capolinea e adesso è il momento di risalire. Voglio poter vivere senza preoccuparmi del giudizio della gente, voglio vedere facce pulite in giro. Vorrei restare in Sicilia.

Vorrei restare in Sicilia è un’augurio bellissimo che mi sento di condividere da giovane siciliano. Tu pensi che il movimento dei forconi sia rappresentato solo dalle persone che sono venute da te a minacciarti o è altro ?

 

C’é sicuramente molta gente ignara e onesta che appoggia la protesta, ma io sinceramente sono stanco di giustificare le persone. Che s’informino prima di partecipare a qualcosa.

Tu pensi che la protesta sia manovrata da qualche partito in particolare o peggio dalla criminalità organizzata ?

Potrebbe essere entrambi, ma come si fa’ a saperlo con certezza.

Non credi che la tua storia possa fare riflettere su come un movimento dalle cause giuste possa macchiarsi di un atto vile, rovinando tutto il senso della protesta stessa ?

Spero proprio di sì, che la gente stessa allontani questi individui dalla manifestazione ·  ma devono essere loro a farlo, se non lo fanno la colpa è anche la loro.

Un’ultima domanda. Come pensi che si otterrà da queste cinque giornate di sciopero. Credi che ci saranno cambiamenti significativi ?

Lo sciopero finirà quando accorderanno gli sgravi agli autotrasportatori e allora il futuro, il miglioramento per noi cittadini sara’ solo una mera illusione. Secondo me, non ci sarà nessun cambiamento rilevante.

 

Intervista di Francesco Midolo

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