Sul palco nel capoluogo etneo il duo finalista all’Heineken Jammin Contest 2007
La band romana – tra le più interessanti del panorama emergente italiano – si è esibita il 29 Dicembre a Catania, presso la sala Lomax. Il duo formato da Adriano Viterbini (chitarra, voce e tastiere) e Cesare Petulicchio (batteria) propone ancora una volta in Sicilia la propria musica in un live carico di energia.
I BSBE formati a Roma nel 2007 pubblicano nello stesso anno l’album autoprodotto “happy”, nello stesso anno sono Finalisti all’Heineken Jammin Contest, e ricevono il premio come miglior band.
Nel 2009 il duo si lega all’etichetta indipendente Yorpikus Sound, per la quale esce il secondo album “Bud Spencer Blues Explosion” composto quasi interamente da brani in studio, coraggiose cover e inediti. Nello stesso anno vincono il premio S.I.A.E. che permette ai ragazzi romani di esibirsi all’apertura del concerto del Primo Maggio in piazza di Porta San Giovanni. Il 2011 è l’anno del secondo album pubblicato con la Yorpikus dal titolo “Do It” e del tour che conta ben 13 tappe italiane, compresa la data nel capoluogo etneo.
L’ultimo Giovedì del 2011 ha regalato al pubblico accorso alla Lomax oltre 90 minuti di musica dal vivo di grande energia. Se all’inizio del concerto, si chiudessero gli occhi si stenterebbe a credere che i BSBE sono solo in due, il muro di suono innalzato nella notte catanese è quasi impressionante per la forte intesità. In scaletta presenti oltre ai brani del duo, diverse cover come ad esempio “Voodoo child” di Hendrix, eseguite senza sfigurare. Gli intrecci tra batteria e chitarra sono molto curati, a tal punto da non far sentire la mancanza di un basso, cosa strana (ma non una novità assoluta) nel rock in generale. Tutto il concerto è avvenuto quasi in assetto “sala prove” lasciando piccoli spazi anche all’improvvisazione. Divertono e sorprendono, sudando sul palco senza risparmiarsi.
Una bella serata di musica, un ottima occasione di divertimento a basso prezzo (costo del biglietto assolutamente congruo) in una città che purtroppo non riesce ancora, nonostante il terreno fertile dell’underground siciliano e nazionale, a sovvenzionare adeguatamente eventi del genere.
Simone Rinaldi
Be First to Comment