La macro azienda Coca S.p.a. permette alle mafie di assicurarsi una buona fetta dei loro introiti tramite il solo traffico di droghe: una delle attività illecite più redditizie. Il fatturato di tali traffici è “ di 60 volte quanto la Fiat e 100 volte Benetton” scrive Roberto Saviano sull’Espresso, mettendo a confronto le cifre con due delle più grandi imprese “Made in Italy” .
L’Italia ormai da tempo è divenuto il “paradiso fiscale” non solo di evasori ma, purtroppo, anche dei più grandi narcotrafficanti a livello mondiale, poichè essi riescono ad allacciare ed intessere rapporti con organizzazioni malavitose e non (“riciclaggio di denaro sporco”).A livello europeo i più grandi sequestri in materia sono avvenuti in Calabria e Campania, ma, da poco tempo, maxi sequestri si sono venuti a verificare anche dove “le mafie non esistono”: a La Spezia, il 18 agosto 2011, sono stati sequestrati 1000 chili di cocaina, nascosti in un container proveniente da Santo Domingo.
“L’azienda-coca è senza dubbio alcuno il business più redditizio d’Italia. La prima impresa italiana, l’azienda con maggiori rapporti internazionali” prosegue l’articolo di Roberto Saviano “Vi racconto l’impero della cocaina”. Alleanze molto strette sono quelle che si sono venute ad instaurare e saldare tra camorra e ‘ndrangheta, e di conseguenza delle singole con i più potenti cartelli colombiani, venezuelani, ecuadoregni. Le due organizzazioni mafiose italiane sono quelle che nel loro Stato, e al di fuori di esso, meglio riescono ad organizzare, ed intrattenere, traffici illeciti di cocaina a livello internazionale. Stando ai dati dell’Antimafia Campana e Calabrese, le rispettive organizzazioni criminose sono divenute in grado di commerciare e trattare circa 600 tonnellate di coca l’anno.
Un nuovo azionista all’interno di questo mercato, è l’Afghanistan. I rapporti venutisi a stabilire con questo stato sono di recente istituzione. Organizzazioni terroristiche, precedentemente guidate e finanziate dal leader Bin Laden, non avendo più a disposizione il loro storico tesoriere si sono trovate a dover cercare altre fonti che fossero di sostituire il loro precedente finanziatore: 500 milioni di dollari ogni anno derivano a tali organizzazioni dall’esportazione di eroina nei vari paesi dell’Occidente. Questo nuovo tipo di esercito ha incentivato ed innovato il processo di raccolta e trasformazione dell’oppio in eroina, la cui produzione negli ultimi decenni è aumentata del triplo.
I metodi di contrasto contro questo tipo di traffici internazionali non riescono in via preventiva, a bloccare sul nascere la produzione delle sostanze stupefacenti anche a causa della difficoltà di potere agire in maniere repressiva su tali territori. Ora questo tipo di mercato è fondato su vie sicure, provate e riprovate più volte con diverse tecniche, che si avvalgono di collaborazioni e/o connivenze lungo tutto il tragitto dei mezzi di trasporto.
Giuliani Davide
[…] ‘ndrangheta è al primo posto tra le organizzazioni criminali per lo spaccio di cocaina; parliamo infatti di un fatturato di circa 70 miliardi di euro all’anno: un giro di droga che va […]