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Più classico non si può

 

21.12.2012. Ci stiamo avvicinando alla fine del mondo, fra poco più di un anno potremo vedere con i nostri occhi l’apocalisse, e i cittadini leonfortesi porteranno nella tomba la curiosità di come sarebbe stato il nuovo edificio del Liceo Classico, la cui sede attuale, ormai da tempo, è via Capra. Ma la storia del nostro caro Liceo, che accoglie una scolaresca proveniente dai vari paesi limitrofi (Nissoria, Regalbuto, Catenanuova, Assoro, San Giorgio), risale a prima degli anni ’50 del secolo scorso. Oltre 100 anni di istituzione scolastica.
Oggi gli studenti reclamano a gran voce una struttura nuova, più moderna e che riesca a risolvere i problemi strutturali che ormai da anni creano disagi e che rendono difficoltose le attività didattiche e formative degli studenti. L’insufficienza di aule per il regolare svolgimento delle lezioni, la mancanza di una palestra (quella attualmente in uso è in condivisione con la scuola media “D. Alighieri”), di un auditorium per le assemblee studentesche, di laboratori efficienti, presenza di alcune pareti non insonorizzate sono solo alcuni dei problemi di ordine strutturale che gravano sul nostro Liceo, che non ha mai avuto una propria sede; le lezioni hanno sempre avuto luogo in diversi edifici a suo tempo messi a disposizione da vari enti (Comune, parrocchia e privati).

Dall’ormai lontanissimo 2002 si profila la possibilità della realizzazione del nuovo edificio, dato che il progetto era stato a suo tempo approvato dalla Giunta Provinciale. E nonostante i numerosi tagli alle spese che si è stati costretti a fare per l’impossibilità di edificare una struttura così costosa (8 milioni di euro in origine, in seguito 4 mln), nonostante le modifiche che gli sono state apportate a fini di risparmio, nonostante siano state fatte eminenti promesse, ancora oggi l’unica risposta alle continue proteste e sollecitazioni studentesche è la mancanza di finanziamenti a causa della crisi e del deficit del bilancio provinciale. Ma ci chiediamo se anche nel 2002 la crisi fosse tale da impedire di procedere con questioni burocratiche in modo celere così come per il Liceo Classico di Nicosia, il cui progetto era contemporaneo a quello leonfortese, ma che, chissà per quali oscure motivazioni, è stato realizzato di lì a pochi anni.
Venerdì 1 aprile si è svolto nella sala consiliare del comune di Leonforte un incontro tra il Sindaco, alcuni rappresentanti dell’amministrazione provinciale, alcuni consiglieri provinciali e l’ingegnere Alvano, l’addetto all’edilizia scolastica, il preside e il vicepreside del Classico, i rappresentanti degli studenti e la prof. Fichera, rappresentante dei genitori, per concordarsi sul da fare e per cercare di trovare una soluzione, in vista di una collaborazione che, si spera, possa portare risultati concreti. Ma il futuro per il Liceo non sembra proprio roseo, considerato che, sebbene i Consiglieri provinciali leonfortesi abbiamo promesso di impegnarsi personalmente per il loro caro Liceo, ancora oggi ci sembrano delle promesse vane e fittizie frutto della facile demagogia-tampone. “Quo usque tandem, provinciae Consiliarii, abutere patientia nostra?” direbbe il Cicerone dei nostri tempi; la causa in questione riguarda tutta la popolazione, giovani e anziani. Siamo tutti stanchi di false speranze e di facili parole, vogliamo vedere costruito il Liceo che darà cultura e istruzione ai nostri figli!!

Si sa che i tempi della politica sono lunghi, ma è diritto della cittadinanza pretendere un impegno concreto da parte delle amministrazioni, o è forse necessario l’intervento di qualche figura di maggiore rispetto che smuova gli animi negligenti?

Nell’attesa non ci resta che chiederci…Vedremo prima l’apocalisse o il nuovo liceo classico?

 

Una studentessa disillusa.

 

 

 

 

 

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